Puglia, no all'arancione totale (per ora). Ma la variante inglese sale verso il 50% dei campioni

Puglia, no all'arancione totale (per ora). Ma la variante inglese sale verso il 50% dei campioni
di Vincenzo DAMIANI
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Domenica 21 Febbraio 2021, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 03:26

Italia, tutta, in zona arancione? Sull'ipotesi le Regioni ieri si sono divise in Conferenza e la proposta da presentare al governo Draghi potrebbe essere messa da parte. La misura di contenimento dei contagi Covid era stata avanzata dal presidente Stefano Bonaccini, la Puglia aveva concordato, ma ieri alcuni governatori si sono opposti, tra questi il vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti, governatore ligure. Che ha proposto una zona gialla nazionale, dunque con aperture di ristoranti, sport e spettacolo, e di estendere i passaggi di colore soprattutto a livello provinciale e comunale. Dissidi, anche se tutti i presidenti concordano su una comunicazione tempestiva delle misure. Per ora le Regioni chiederanno all'Esecutivo un cambio di passo sulle norme che determinano i colori delle Regioni, legando le decisioni a parametri più oggettivi.


Il tutto però senza abbassare la guardia perché le varianti corrono e impongono strette mirate ed immediate. «Le nuove varianti si diffondono velocemente soprattutto tra bambini e ragazzi», ha sottolineato ieri l'assessore regionale alla Salute della Puglia, Pier Luigi Lopalco. «Anche dall'Istituto superiore di sanità e dal Ministero è arrivato questo allarme di cercare di trovare delle misure restrittive per limitare la diffusione di queste nuove varianti». Il Policlinico di Bari e l'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata stanno svolgendo la terza indagine sulla circolazione delle varianti, in particolare su quella inglese, brasiliana e sudafricana. La task force regionale teme, anzi ipotizza, che il Covid mutato e arrivato dalla Gran Bretagna possa essersi diffuso ulteriormente, arrivando a superare anche il 50% di prevalenza. Nell'ultimo studio realizzato la variante inglese è stata individuata nel 38,6% dei campioni, una settimana prima era al 15,5%. È quindi molto probabile, secondo gli esperti, che ci sia stata una ulteriore crescita di circa 15 punti percentuali. La ricerca sarà pronta tra un paio di giorni, come nelle due precedenti indagini le verifiche sono a campione, quindi non interesseranno tutti i Comuni.

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La variante inglese preoccupa soprattutto per la sua capacità di infettare i più giovani, che poi portano il virus nelle famiglie: «In occasione dello specifico monitoraggio settimanale della situazione del contagio scolastico è stato riscontrato tra bambini e adolescenti un maggior tasso di diffusione del virus che, associato alla cosiddetta variante inglese contraddistinta da maggiore trasmissibilità, induce a ritenere che si sia notevolmente aggravato il rischio di trasferimento in ambito familiare», scrive il dipartimento Salute in un relazione trasmessa al governatore Michele Emiliano e inserita nell'ordinanza sulle scuole.

Il report è quello del 18 febbraio che evidenzia «la necessità di adottare misure più restrittive in ambito regionale idonee a prevenire un repentino innalzamento della curva dei contagi, avendo attestato un perdurare della elevata circolazione virale in tutta la popolazione e in particolare un maggiore tasso di contagio registrato nella popolazione scolastica rispetto alla popolazione generale nello stesso periodo, unite al rischio di incremento previsto dalla diffusione delle nuove varianti del virus (che in altre regioni ha già condotto ad un importante aumento di contagi nelle fasce di età scolari)», si legge.

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E ieri, nel bollettino Covid quotidiano, è stato registrato un altro leggero aumento di nuovi casi positivi. I decessi sono calati rispetto a venerdì ma restano sopra quota 20 mentre i guariti sono aumentati, anche se in modo più contenuto al contrario di quanto avvenuto negli ultimi giorni. Su 9.880 tamponi effettuati per rilevare l'infezione da coronavirus sono stati registrati 905 casi positivi (9,16%): 368 in provincia di Bari, 77 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia Bat, 118 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 177 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. Venerdì i nuovi casi erano 874 su 9.141 tamponi. Sono stati registrati 23 decessi: 5 in provincia di Bari, 8 in provincia Bat, 4 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione; venerdì erano stati 27. Da quando è cominciata la pandemia sono 3.759 i morti in Puglia. Calano a 33.084 i casi attualmente positivi rispetto ai 33.330 di venerdì (-246). I pazienti ricoverati sono 1.415, venerdì erano 1.424 (-9), anche se Agenas lancia l'allarme terapie intensive: il 29% dei posti letto è occupato, un punto percentuale in meno rispetto alla soglia critica del 30%. E la Puglia è nel gruppo di dieci regioni nelle quali è stato registrato l'85% dei contagi da inizio pandemia.
 

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