Erano le 16.30. È riuscita a entrare dalla finestra e ha trovato il figlio a terra. È stata lei stessa a praticargli le prime manovre di rianimazione. Poi l’allarme alla centrale del 118, che ha inviato ambulanza ed elisoccorso: tutto inutile, Pietro non ha più ripreso conoscenza e i soccorritori, era già calata la sera, si sono dovuti arrendere.
GLI ACCERTAMENTI
Tutto fa pensare a un incidente domestico. La Procura di Firenze ha tuttavia aperto un fascicolo d’indagine per capire che cosa possa essere successo al dodicenne. Il ragazzino potrebbe essere scivolato accidentalmente - o anche svenuto - battendo poi la testa contro la vasca e procurandosi un trauma cranico. Il sostituto procuratore Vito Bertoni sta valutando gli atti depositati dai carabinieri della stazione e della compagnia di Signa, intervenuti assieme ai colleghi che si occupano dei rilievi tecnico scientifici. Non è escluso che per scrupolo il magistrato decida di affidarsi a un medico legale per individuare le precise cause del decesso
IL DOLORE
Non ci sono parole per portare un po’ conforto alla famiglia. Pietro era figlio di due medici: Chiara Beltrame e Paolo Cecchini, lavorano entrambi all’ospedale di Torregalli e hanno un secondo figlio. I nonni del bambino, la pittrice Daniela Borsoi e l’architetto Roman Piero Beltrame, hanno subito lasciato Pordenone e raggiunto la figlia in Toscana. L’intera famiglia sta vivendo un dolore atroce. La comunità di Querceto e di Sesto Fiorentino li sta abbracciando virtualmente con tanti messaggi di cordoglio e affetto. Messaggi rivolti anche a Pietro, che era un ragazzino vivace e molto sportivo. Una delle sue passioni era il basket, giocava nella formazione 2008 del Basket sestese. La notizia della sua scomparsa martedì sera si è diffusa velocemente. Sui profili Whatsapp dei compagni di squadra e sui social sono apparsi ricordi e parole affettuose. La sua squadra di pallacanestro ha pubblicato un post nero in segno di lutto. Sotto choc anche i compagni di scuola e gli insegnanti che aveva appena rivisto in classe dopo l’improvvisa interruzione delle lezioni dovuta alla pandemia.
A PORDENONE
La notizia della tragedia ieri ha cominciato a trapelare anche a Pordenone. Pietro ci veniva spesso per trascorrere qualche giorno di vacanza o dei fine settimana con i nonni, la zia Laura Beltrame, anche lei architetto e funzionario del Comune di Pordenone, e i cugini. Si era fatto anche degli amichetti che ora non si danno pace. Anche la comunità di Frisanco si è stretta attorno alla famiglia Beltrame: anche lì Pietro lo conoscevano bene, arrivava sempre con i genitori quando c’erano i ritrovi nella vecchia casa di famiglia, in occasione delle feste comandate, tutti attorno al fogolár, con i bambini a cuocere castagne e i ricordi del passato che riaffiorano. Pietro si divertiva tantissimo. Ora c’è soltanto silenzio e tanto dolore per una tragedia assurda, a cui nessuno riesce a rassegnarsi.
Ragazza morta a 17 anni, il fidanzato: "Non so darmi pace per quell'incidente, doveva toccare a me"
Incidente mortale, Sara Ruffato ha perso la vita a 17 anni nello schianto in auto, accanto a lei il fidanzato, Davide, per loro sarebbe dovuta essere una giornata al mare, ma si è trasformata in una tragedia.
Oggi le parole del ragazzo, ancora sotto choc per la perdita subita.