Missili e alianti ipersonici da 26mila km/h: cosa sono le nuove armi usate dalla Russia nelle manovre Tuono

Missili ipersonici, la Russia sfoggia gli “alianti” Avangard e i non intercettabili Hcm che sfrecciano a 13mila chilometro orari
Missili ipersonici, la Russia sfoggia gli “alianti” Avangard e i non intercettabili Hcm che sfrecciano a 13mila chilometro orari
di Paolo Ricci Bitti
4 Minuti di Lettura
Sabato 19 Febbraio 2022, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 18:15

Non è tanto questione di velocità, in fatto di missili ipersonici, ma di manovrabilità. La crisi Russia - Ucraina è diventata anche il pretesto per Mosca di gonfiare i muscoli annunciando l'impiego di missili ipersonici durante le grandi manovre Grom (Tuono) avviate oggi in netto anticipo rispetto al periodo tradizionale estivo con immancabili foto di Putin provvisto di elmetti, caschi da pilota e potenti binocoli. Ma è adesso che alla Russia serve mostrare la potenza dell'arsenale ipersonico. 

In realtà è almeno dal 2019 che le forze aerospaziali russe impiegano i missili ipersonici di ultima generazione durante le manovre che prevedono, come piattaforme di lancio, le navi e i sottomarini, i caccia-bombardieri strategici e anche postazioni mobili.

Il missile, oppure l'aereo, come lo sperimentale americano Bel X-15 della fine degli anni Cinquanta,  viene considerato ipersonico quando sfreccia ad almeno 5 Mach, cinque volte la velocità del suono ovvero 6.500 chilometri orari. Fa effetto, ma già negli anni 60, durante gli anni più crudi della guerra fredda, i missili intercontinentali balistici Icbm con le testate nucleari superavano anche venti volte la velocità del suono nella fase di rientro dopo aver raggiunto quota 1.500 chilometri nel tratto più alto della parabola del volo.

Del resto i razzi che portano in orbita satelliti e astronauti devono arrivare ad almeno 28.800 chilometro orari. E già le micidiali V2 di Von Braum nella Seconda guerra mondiale superavano in caduta i 5mila chilometri orari

Il difetto di questi missili militari è che non sono manovrabili e che quindi possono essere intercettati, lungo il loro prevedibile e tracciabile tragitto, da contro-missili, magari lanciati da caccia-intercettori velocissimi come era ad esempio l'F-104, quando si trovano ancora a migliaia di chilometri dal bersaglio.

Per superare questo problema si è aggiunta la manovrabilità. In due modi.

La prima.

I missili balistici sono stati dotati di velivoli plananti Hgv (Hypersonic glide Vehicle) che non hanno motori e che sfruttano quindi la velocità inerziale (energia cinetica)  una volta che si staccano dal vettore principale. Velocissimi, manovrabili e quindi dalla traiettoria imprevedibile e anche e soprattutto difficilmente tracciabili dai radar se si abbassa a poche decine di chilometri la quota di avvicinamento al bersaglio. Un Hgv può quindi essere bersagliato con contromisure missilistiche solo a un migliaio di chilometri dall'obbiettivo, il che riduce fortemente le possibilità di difendersi.  

La seconda

Si tratta di missili indipendenti, missili da crociera, che sfruttano motori ramjet o scramjet già noti e testati già negli anni 60, ma sviluppati con il massimo profitto solo dalla fine del secolo scorso. E con questi missili Hcm (Hypersonic Cruise Missile) la difesa va davvero in affanno perché queste armi abbinano l'ipervelocità al volo quasi radente al suolo nonchè la precisione estrema già appunto dei tradizionali missili Cruise che però sono molto più lenti, subsonici. Gli Hcm eludono quasi del tutto i radar terrestri e intercettarli rappresenta un problema ancora - si crede - non risolto. 

Nel campo dei missili ipersonici la Russia guida il ristretto club tallonata dalla Cina e, staccati,  Stati Uniti, Corea del Sud e - si teme - Corea del Nord. Poi India, Giappone, Israele, Francia, Germania ancora in fase embrionale dei test.

Tornando alle manovre Tuono, la Russia dispone allora da almeno tre anni di missili Avangard (Hgv)  che sfruttano vettori balistici intercontinentali e quindi con raggio d'azione mondiale. Possono raggiungere i 20 Mach e trasportare testate nucleari. 

E poi lo Zircon (Hcm) che è ancora in fase sperimentale ma già testato da navi, sottomarini e batterie mobili, con raggio d'azione di un migliaio di chilometri.

E ancora il Kinzhal, riservato all'aeronautica militare (Mig-31 e Su34), con gittata doppia rispetto allo Zircon e appunto "avvicinabile" ai teatri bellici grazie ai caccia bombardieri supersonici.   

Paolo Ricci Bitti

Da weaponsandwarfare.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA