Migranti, anche l'Austria blocca i treni
da e per l'Ungheria, Danimarca li riapre

Migranti, anche l'Austria blocca i treni da e per l'Ungheria, Danimarca li riapre
4 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Settembre 2015, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 08:37
Le Ferroviere austriache (Obb) hanno bloccato «completamente» il transito di treni «da e per» l'Ungheria a causa di un imminente «sovraccarico» dovuto all'afflusso di migranti. Lo scrive il sito del quotidiano austriaco Kronen Zeitung.

Sono, invece, ripresi oggi i collegamenti ferroviari tra Danimarca e Germania, interrotti ieri di fronte all'afflusso massiccio di migranti. L'annuncio arriva dalle ferrovie danesi, DSB: oggi saranno nuovamente in servizio i treni che collegano Flensburg, in Germania, con Padborg, nella parte meridionale della Danimarca e i convogli lungo la linea Flensburg-Copenaghen.



La polizia danese ha infatti ricevuto l'ordine di lasciar passare le centinaia di migranti entrati dalla Germania che vogliono raggiungere la Svezia. Lo ha confermato anche il responsabile della polizia, Jans Henrik Hoejbjerg, spiegando che gli ufficiali danesi «non possono detenere gli stranieri che non vogliono chiedere asilo (in Danimarca)» Molti dei migranti dicono di voler andare in Svezia, Norvegia e Finlandia, perchè hanno parenti lì o credono che le condizioni per i richiedenti asilo sono migliori.



Un centinaio di migranti ha intanto trascorso la notte nella stazione di Flensburg. Un gruppo di circa 240 migranti sbarcati a Rodby, dove vengono traghettati i convogli ferroviari provenienti dalla Germania, hanno potuto proseguire oggi il loro viaggio: ieri erano state circa 200 le persone che all'arrivo nella città danese si erano rifiutate di scendere dai treni e di farsi trasferire nei centri di accoglienza, e avevano chiesto invece di proseguire il loro viaggio con destinazione la Svezia.



In Ungheria nella giornata di ieri sono entrati dalla Serbia 3.321 migranti e profughi, nuovo record di arrivi in un sol giorno. Come ha riferito la polizia magiara, citata dai media serbi, nei primi nove giorni di settembre sono stati complessivamente 22 mila i migranti entrati in Ungheria attraverso il confine serbo. Secondo gli osservatori, si prevede che il flusso si manterrà elevato fino al 15 settembre, data indicata dalle autorità di Budapest per l'entrata in vigore della nuova normativea più restrittiva, che prevede pene detentive fino a tre anni per chi passa illegalmente la frontiera ungherese.



Altri cinquemila migranti sono arrivati nelle ultime 24 ore al confine tra la Serbia e l'Ungheria. Lo ha riferito la televisione di Belgrado Rts, precisando che per la maggior parte si tratta di gente in fuga dai conflitti in Medio Oriente.



Migliaia di migranti, incluse molte famiglie con bambini, si preparano a entrare in Macedonia dalla Grecia sotto piogge torrenziali, dopo che le autorità greche sono riuscite a registrare circa 17.000 che si trovavano sull'isola di Lesbo permettendogli di proseguire il loro viaggio in Europa. Circa 7.000 persone aspettano nel fango in un campo vicino al villaggio greco di Idomeni per attraversare il confine ed entrare in Macedonia. Altri continuano ad arrivare.



Sì del parlamento al piano Juncker. Intanto il Parlamento Ue ha detto sì al nuovo piano vincolante di ricollocazione dei richiedenti asilo proposto dalla Commissione e che sarà lunedì sul tavolo dei ministri degli Interni dei 28. Strasburgo, approvando a larga maggioranza - 432 sì, 142 no e 57 astensioni - una risoluzione comune su migrazione e richiedenti asilo, dà il visto buono anche al meccanismo permanente di ridistribuzione di rifugiati e si offre per approvare le proposte Juncker con procedura di emergenza.

La risoluzione, sottoscritta da PPE, S&D, Liberaldemocratici e Verdi ed appoggiata anche dai 5Stelle, valuta positivamente «il sistema dei punti di crisi (hotspot)» a sostegno di Italia, Grecia e Ungheria mentre esprime dubbi sulla proposta della Commissione volta a «rafforzare la disposizione sul 'paese d'origine sicuro».
Nessuno sconto sullo spazio Schengen, «una delle più grandi conquiste dell'integrazione europea». Il testo esprime, inoltre, «profondo rammarico e cordoglio per la tragica perdita di vite umane» tra i richiedenti asilo ed «esorta la Ue e gli Stati membri a compiere ogni sforzo possibile per scongiurare ulteriori perdite di vite umane». Parole di stima si leggono per i cittadini europei che «si stanno mobilitando in gran numero per dare accoglienza ed aiuti a rifugiati e migranti», persone che aiutano volontariamente per ragioni umanitarie e che, chiede Strasburgo, non vanno penalizzate dagli Stati membri nella loro lotto contro il traffico di esseri umani. Una pesante censura cade invece sui «leader di alcuni Stati membri» e sui «partiti di estrema destra» che sfruttano «l'attuale situazione per alimentare sentimenti anti-migratori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA