Meteorite caduto in Molise, ecco il paesino (con 1.500 abitanti) colpito dal corpo celeste

Meteorite caduto in Molise, ecco il paesino (con 1.500 abitanti) colpito dal corpo celeste
di Valeria Arnaldi
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Domenica 21 Marzo 2021, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 07:00

Una roccia molto scura, color antracite, dai bordi smussati, di almeno otto centimetri di diametro e dal possibile peso di un chilo. O forse più rocce, invece, di dimensioni minori, frammenti di un corpo unico. A un primo sguardo potrebbe sembrare un sasso come tanti, ma è in una piccola meteorite che potrebbero imbattersi i cittadini della località di Temennotte, nel comune di Sant'Agapito in provincia di Isernia, in Molise. Qui, infatti, lunedì scorso, intorno alle 21, potrebbe essere caduto un bolide. La sua scia, intensa, è stata avvistata in più città del Centro Italia, Roma inclusa, e del Meridione. Ed è stata ripresa dalle telecamere della Rete Prisma, progetto coordinato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il bolide che ha illuminato i cieli di Roma è caduto in Molise: individuato dalla Rete Prisma


L'ANNUNCIO
Ieri, dopo giorni di studi e calcoli, gli scienziati della Rete Prisma hanno dato l'annuncio. Il corpo celeste - peso approssimativo, un chilo - sarebbe entrato in atmosfera a una quota di circa 80 chilometri, avrebbe proseguito per 5,3 secondi per una lunghezza totale di sessantuno chilometri, con una inclinazione di 84 gradi. E sarebbe precipitato in Molise. Triangolando i dati della camera di Capua con quelli di altre due camere della rete IMTN di Tortoreto e della sezione di Caserta dell'Associazione Arma Aeronautica, nonché tenendo conto della traiettoria quasi verticale e della velocità dei venti - intorno ai dieci chilometri di quota c'era un vento da nord-ovest di circa 100 km/h - gli scienziati hanno fornito una mappa della zona in cui potrebbe essere caduto e da cui inizieranno le ricerche. Il margine di errore, di norma, è nell'ordine di cento metri. Immediata l'allerta a istituzioni e forze dell'ordine.
«Ho avvisato subito i cittadini - dice Giuseppe Di Pilla, Sindaco di Sant'Agapito - a Temennotte vivono circa 250 persone. Potrebbero imbattersi nel bolide. Ho spiegato come potrebbe essere fatto e cosa fare in caso di rinvenimento. Dalle coordinate che mi sono state fornite dalla Rete Prisma, la caduta sarebbe avvenuta verso il fiume e l'area dello svincolo per Sant'Agapito sulla Statale 85. La prossima settimana, insieme agli scienziati di Prisma inizieranno le ricerche. Parteciperà il Cai regionale. Forse coinvolgeremo altre associazioni, ma sempre badando alla sicurezza, non dobbiamo dimenticare le misure per il contenimento del Covid. Andrò anche io». L'importanza dell'eventuale ritrovamento è evidente. Dal punto di vista scientifico e non solo. «Per il nostro territorio - prosegue il sindaco - sarebbe manna dal cielo, pure in termini di turismo. Il comune è a cinque chilometri da Isernia, dove c'è uno splendido museo paleolitico, sarebbe straordinario poterlo esporre».
LE RICERCHE
Il rinvenimento sarebbe un tesoro, ma, di fatto, lo è già la ripresa della caduta. Ad oggi, nel mondo, solo 35 meteoroidi in caduta sono stati ripresi da telecamere, con ciò che comporta per la precisione dei dati e, dunque, per la ricostruzione della traiettoria. In queste ore, i calcoli proseguono. Poi prenderanno il via le ricerche in loco. Ed entro una decina di giorni, gli scienziati dovrebbero riuscire a individuare l'area di provenienza del corpo celeste. La ricerca è seguita, a distanza, da esperti in tutto il mondo. Attiva da circa quattro anni, la Rete Prisma ha già registrato quattro importanti cadute. Lo scorso anno, peraltro, ha rinvenuto la cosiddetta meteorite di Capodanno, il primo gennaio, a Cavezzo, in provincia di Modena. Altre due cadute, senza rinvenimento, erano state registrate negli anni precedenti, tra Padova e Venezia, e poi in Valtellina. Il meteoroide molisano è il primo registrato nel Centro-Sud. E ora fa sperare. Ogni corpo celeste ritrovato, infatti, aggiunge elementi di studio alla storia del sistema solare. E perfino della vita.
Valeria Arnaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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