Mascherine, obbligo prorogato fino al 15 giugno per cinema, discoteche e scuole. Stop per ristoranti e posti di lavoro

Le restrizioni restano anche per trasporti e ospedali

Mascherine, obbligo prorogato fino al 15 giugno per cinema, discoteche e scuole. Stop per ristoranti e posti di lavoro
Mascherine, obbligo prorogato fino al 15 giugno per cinema, discoteche e scuole. Stop per ristoranti e posti di lavoro
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Giovedì 28 Aprile 2022, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 09:15

Addio alle mascherine? Non ancora. Almeno fino al 15 giugno. Nell'emendamento all'ultimo decreto Covid appena varato in Parlamento, è stata stabilita la proroga dell'obbligo di indossare la mascherina in cinema, teatri, sale da concerto, palazzetti dello sport e discoteche. O comunque in tutti gli altri locali di intrattenimento al chiuso. Come previsto inoltre l'obbligatorietà di proteggere le vie respiratorie verrà mantenuta anche in ospedali, strutture sanitarie di ogni tipo ed Rsa, sia per quanto riguarda gli operatori sanitari che per ospiti, assistiti ed accompagnatori. A confermarlo il ministro della Salute, Roberto Speranza, che a proposito firmerà un'ordinanza.

 

Mascherine, ecco dove restano

Discorso identico per quanto riguarda i trasporti, con la mascherina che resta necessaria per salire a bordo i treni ed aerei, oltre che bus, tram e metropolitane. Idem per quanto riguarda le scuole, confermato quanto già definito nelle settimane scorse: fino alla fine dell'anno, prove di esame finale comprese, studenti e docenti dovranno continuare a seguire i protocolli di sicurezza. 

Il green pass

Tuttavia, assieme all'addio al Green pass che scatterà proprio dal prossimo primo maggio, è stato comunque definito qualche passo verso l'atteso ritorno alla "normalità". Secondo quanto trapela infatti, non sarà più richiesta la mascherina per accedere a bar, ristoranti, negozi (compresi centri commerciali) e luoghi di lavoro.

Quest'ultimo è stato il nodo più divisivo: fino a questa mattina infatti sono andate avanti le trattative tra le due arcinote anime della maggioranza, "aperturisti" e "chiusuristi". Alla fine la decisione sembra essere caduta su una sorta di compromesso. Si prevede cioè l'abolizione dell'obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza ma restano in vigore i protocolli sottoscritti dalle parti sociali. Tradotto: azienda e dipendenti possono ancora concordare di continuare ad indossare le mascherine. Tuttavia, non avendo i protocolli forza di legge, non potranno essere considerati vincolanti. 

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