Manuel Bortuzzo a Domenica In da Mara Venier: «Dopo gli spari ero convinto di esser rimasto in piedi, invece...»

Manuel Bortuzzo a Domenica In da Mara Venier: «Dopo gli spari ero convinto di esser rimasto in piedi, invece...»
Manuel Bortuzzo a Domenica In da Mara Venier: «Dopo gli spari ero convinto di esser rimasto in piedi, invece...»
di Simone Pierini
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Domenica 19 Maggio 2019, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 18:58

Manuel Bortuzzo a Domenica In ospite di Mara Venier nella puntata di oggi domenica 19 maggio 2019. Il ragazzo ferito a Roma il 3 febbraio scorso e costretto su una sedia a rotelle, in studio insieme al papà Franco per raccontare la sua incredibile storia e il percorso di recupero e riabilitazione che sta affrontando per poter partecipare alle prossime Paralimpiadi di nuoto a Tokyo. «Bellissimo tutto l'affetto che mi è arrivato dall'Italia», le sue prime parole. «Ero convinto di esser rimasto in piedi toccandomi le gambe, poi ho rivisto il video. Sono caduto immediatamente come un "pero"»​.

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«Io ero felice, stavo facendo la mia vita. Mi sono trovato lì per caso», racconta Manuel Bortuzzo. «Il problema non è lo scambio di persona, il problema è alla base, il gesto che hanno fatto. Non so con chi sono stato scambiato, non ho alcuna certezza di quella serata». Ricordando quella tremenda serata il giovane ripercorre l'istante immediatamente successivo allo sparo: «Ero convinto di esser rimasto in piedi toccandomi le gambe, poi ho rivisto il video. Sono caduto immediatamente come un "pero"». La prime parole da terra, una volta colpito, sono state rivolte alla fidanzata Marina: «Doveva saperlo, le ho detto "ti amo". Credevo di averlo detto una volta sola, lei dice che invece l'ho ripetuto più volte».

«Il sogno più grande - dice Manuel Bortuzzo - è quello di tornare a camminare, ci sto lavorando e non mollo. So solo io quello che sento e quello che provo. Se me la sento dentro posso raggiungerla. Ci vorrà il tempo che ci vuole». «Non ricordo i loro nomi - parlando dei due ragazzi che hanno sparato - e nemmeno mi interessano. Non ho ricevuto scuse ma non le voglio, non mi cambiano nulla».

 

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