​M5S, Lezzi a Crimi e Grillo: «Nuovo voto su Rousseau». Di Battista: immorale politici Fi ai vertici

M5S, Lezzi a Crimi e Grillo: «Subito nuova consultazione su Rousseau oppure votiamo no»
M5S, Lezzi a Crimi e Grillo: «Subito nuova consultazione su Rousseau oppure votiamo no»
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Sabato 13 Febbraio 2021, 15:20

Polemiche in seno ai Cinque Stelle dopo la formazione del nuovo governo Draghi. «Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante del M5S per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell'11 febbraio 2021 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo. Non c'è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero dell'Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione con un quesito in cui sia chiara l'effettiva portata del ministero e che riporti la composizione del Governo». Lo scrive su facebook Barbara Lezzi. «È evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti che hanno espresso altra indicazione -sottolinea la senatrice M5S- il voto alla fiducia deve essere NO. P.S. Gentile Capo Politico, in qualsiasi altro Paese e in qualsiasi altra forza politica, lei avrebbe tratto le più onorevoli conseguenze anziché minacciare espulsioni».



 

Le parole di Di Battista

Ecco Di Battista, poi. «Tra poche ore giurerà al Quirinale il governo Draghi.

Ne faranno parte, tra gli altri, anche i deputati Brunetta, Carfagna e Gelmini. I tre erano ministri nell'ultimo governo Berlusconi, un governo che ricordiamo soprattutto per le leggi ad-personam, ovvero il tentativo (in parte riuscito) di »deviare« le Istituzioni per metterle al servizio di un leader politico», scrive su Fb Di Battista. «Nel 2008 i tre approvarono in Consiglio dei ministri il Lodo Alfano, un disegno di legge che poi venne votato dal Parlamento. Il Lodo Alfano serviva a creare un vero e proprio scudo penale per le quattro più alte cariche dello Stato. Un provvedimento che, in sostanza, violava il principio d'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Chiaramente venne licenziato per salvare Berlusconi dai processi. Ebbene io trovo immorale che politici che hanno speso tempo (e dunque denaro pubblico) non per occuparsi del Paese ma per risolvere le grane giudiziarie del loro leader, possano avere ancora ruoli così apicali», continua l'ex deputato. «Quando la pubblica opinione conoscerà più nel dettaglio le scelte politiche prese da Draghi da Direttore del Tesoro, da Governatore di Bankitalia e da Presidente della BCE, magari, verrà trattato da comune mortale. Con i suoi pregi e con i suoi difetti. Un uomo che ha preso delle decisioni. A volte sensate ma molto spesso scellerate e soprattutto nefaste per il pubblico interesse. Tempo al tempo», conclude.

M5S, la petizione su internet

Il M5S sull'orlo di una crisi di nervi. O meglio, in piena crisi. Mentre il governo Draghi giura al Quirinale, sulla piattaforma 'charge.org' viene lanciata una petizione per ripetere il voto che si è tenuto giovedì scorso sulla piattaforma Rousseau sul sostegno all'esecutivo guidato da Mario Draghi, passato ma con una percentuale abbastanza risicata (59,3%). E ora nelle chat dei parlamentari grilline, dove impazza la protesta sulla composizione della squadra e la nascita di un ministero, quello sulla Transizione ecologica, che non rispecchia le richieste di Beppe Grillo, rimbalza un articolo dello Statuto del M5S in cui si legge chiaramente che è possibile ripetere il voto, l'importante è che venga ripetuto entro 5 giorni. «La deadline è martedì, possiamo farcela», scrive in una chat visionata dall'agenzia Adnkronos un eletto M5S. «Dobbiamo per forza, o è la morte del Movimento», replica un altro parlamentare. «Fatte salve le procedure elettive stabilite con le modalità di cui al presente statuto - si legge - le decisioni rimesse agli iscritti s'intendono approvate qualunque sia il numero di partecipanti al voto. Entro 5 giorni, decorrenti dal giorno della pubblicazione dei risultati sul sito dell'Associazione, il Garante o il Capo politico possono chiedere la ripetizione della consultazione, che in tal caso s'intenderà confermata solo qualora abbia partecipato alla votazione almeno la maggioranza assoluta degli iscritti ammessi al voto». Dunque il voto potrebbe essere ripetuto, ma a richiederlo dovrebbero essere Beppe Grillo o Vito Crimi. «Su, siamo seri - scrive un parlamentare - figurarsi se Beppe o Crimi faranno ripetere il voto. Ragazzi, è gameover...».

Parla Beppe Grillo

«13 febbraio 2021. Vi ricorderete questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099. Se il 2099 è un'astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, la prostata così così. Commuoviti». Così Beppe Grillo sul blog. «Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. È di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno», aggiunge. «Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un »ragazzo del '99«. O una »ragazza del '99«. Del 2099. Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un »ragazzo del 1999«. Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I »ragazzi del 1999«, infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo Pil. E chiamano il Pil benessere», si legge nnel post del Garante del M5S. «Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un »ragazzo del 2099«. Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display, conclude.

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