Libia, la radio dell'Isis cita Gentiloni: ministro dell'Italia crociata

Libia, la radio dell'Isis cita Gentiloni: ministro dell'Italia crociata
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Sabato 14 Febbraio 2015, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 09:43
​La radio ufficiale dello Stato Islamico (Is) al-Bayan ha citato per la prima volta l'Italia, riportando le dichiarazioni del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sulla Libia e definendolo «il ministro degli Esteri dell'Italia crociata». Lo rivela l'Adnkronos.



La radio del Califfato che trasmette via Internet da Mosul, roccaforte dei jihadisti in territorio iracheno, in riferimento alle dichiarazioni di ieri del capo della Farnesina, che ha espresso la disponibilità dell'Italia a partecipare e guidare una forza Onu contro la minaccia dell'autoproclamato Stato Islamico, ha precisato che si tratta di una posizione assunta dopo l'avanzamento dei jihadisti in Libia.



«Noi abbiamo detto all'Ue e alla comunità internazionale che non si può far finita di dormire. La Libia è qualcosa che riguarda tutti noi quindi ci vuole una missione più forte dell'Onu innanzitutto politica e democratica e l'Italia sarà pronta a fare la sua parte nella missione Onu per difendere l'idea di liberà e diritti». Così Renzi al Tg1.



La Libia «deve essere una priorità assoluta, per tutta la comunità internazionale.
O si spegne l'incendio o le fiamme possono divampare con rischi gravi per tutti», ha detto il ministro dell'Interno Alfano a Rai New 24.




In un'intervista a SkyTg24, Gentiloni ha detto ieri che l'Italia è pronta a «combattere in Libia in un quadro di legalità internazionale», sottolineando che «l'Italia è minacciata da quello che sta accedendo in Libia. Non possiamo accettare l'idea che a poche miglia di navigazione ci sia una minaccia terroristica».
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