Libia, l'Egitto bombarda basi Isis. Il premier libico al-Thani: «Intervenire o arriveranno in Italia»

Libia, l'Egitto bombarda basi Isis. Il premier libico al-Thani: «Intervenire o arriveranno in Italia»
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Lunedì 16 Febbraio 2015, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:34

L'Egitto ha bombardato postazioni dell'Isis in Libia dopo che il gruppo jihadista aveva diffuso un video della decapitazione di 21 copti egiziani rapiti a Sirte tra dicembre e gennaio. I raid aerei egiziani hanno colpito anche accampamenti dell'Isis a Bengasi e Sirte.

Secondo il comandante dell'Aviazione libica, Saqer al-Joroushi, sono stati «40-50» i terroristi dell'Isis uccisi finora nei raid su Derna. Lo riferiscono media libici. Citando altre fonti viene precisato che uno degli obiettivi a Derna è stato il quartier generale della società «Jebel» che l'Isis sta usando come propria «base». Vi sarebbero stati in tutto quattro raid sulla città. Secondo l'agenzia libica Lana, vicina al governo «parallelo» di Tripoli, nei raid aerei egiziani su Derna sono rimasti uccisi «tre bambini e due donne».

Almeno altri 35 egiziani sarebbero però stati rapiti dopo i raid eseguiti questa mattina su Derna dalle forze aeree del Cairo.

Lo riferisce il sito di Libya Herald, che spiega di aver ricevuto «notizie» a tal proposito. Non ci sono tuttavia conferme. «A partire da stamattina - scrive il sito - dopo gli attacchi a Derna da parte dei jet dell'Egitto, alcuni cittadini egiziani, in gran parte braccianti agricoli, sono stati prelevati da uomini armati» in «diverse località che si trovano sotto il controllo di Ansar al-Sharia e dello Stato islamico» (Is). Secondo le fonti di Libya Herald, «le prime notizie parlavano di sette persone rapite, ma da metà pomeriggio si parlava di almeno 35 persone che risultano disperse».

La telefonata fra al-Sisi e Renzi. Intanto stamani il premier Matteo Renzi ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Al centro del colloquio la lotta contro il terrorismo, con particolare riguardo alla situazione libica e ai passi politici e diplomatici, nel quadro del Consiglio di sicurezza Onu, per riportare sicurezza e pace nel Paese.

Nel colloquio telefonico con il premier Matteo Renzi, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi «ha espresso il proprio apprezzamento per la posizione del primo ministro italiano che ha formulato il sostegno del suo paese all'Egitto e la sua cura a sostenere gli sforzi egiziani e internazionali mirati a combattere il terrorismo». Lo riferisce un comunicato della presidenza egiziana.

Sisi, riferisce ancora la nota, ha confermato che «l'Egitto proseguirà il proprio coordinamento con i paesi amici per assicurare la riuscita degli sforzi anti-terrorismo, creare il clima propizio ai popoli amanti della pace per vivere in stabilità e sicurezza assecondando le loro ambizioni allo sviluppo». La presidenza, in un altro comunicato, ha reso noto che Sisi ha ricevuto messaggi di solidarietà per la morte dei copti e di sostegno politico nella lotta al terrorismo da parte del re di Giordania e del presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen.

Il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, ha sottolineato - in una telefonata con al-Sisi - l'importanza che il Consiglio di sicurezza si riunisca subito e che la comunità internazionale decida nuove misure per far fronte» all'estensione delle operazioni dello stato islamico in Libia. Ne dà notizia un comunicato dell'Eliseo. Hollande ha espresso la sua solidarietà a Sisi dopo l'uccisione di 21 egiziani in Libia.

Putin: «Pronti a cooperare con l'Egitto». «La Russia è pronta a cooperare con l'Egitto nel modo più stretto contro tutti gli aspetti della minaccia terroristica», ha affermato il presidente Vladimir Putin nel messaggio di condoglianze che ha inviato al presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi per l'uccisione dei 21 copti dall'Is in Libia. Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha offerto la stessa disponibilità al suo omologo egiziano Sameh Hassan Shoukry nel corso di una conversazione telefonica avuta oggi.

La Russia - come è emerso oggi dalla riunione del Consiglio di sicurezza nazionale dedicato alla crisi in Libia oltre che all'attuazione degli accordi di Minsk, priunione presieduta da Putin - non nasconde la sua «preoccupazione per l'espansione geografica delle attività terroristiche dell'Is e più in generale dell'estremismo islamico». Il Consiglio di sicurezza, e lo stesso Putin nel suo messaggio al presidente egiziano, ha condannato «con forza» la «barbara uccisione» dei cristiani egiziani dai terroristi dell'Is in Libia.

Il premier libico: «L'Isis si sposterà in Italia». Intanto il premier libico Abdullah al Thani, in un'intervista pubblicata sul sito web della Reuters, chiede alle potenze mondiali «sostegno alla Libia e intraprendere subito azioni militari, o questa minaccia (l'Isis) si sposterà nei Paesi europei, in particolare in Italia».

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha convocato nel frattempo una riunione al Viminale per affrontare le problematiche relative all'immigrazione e al terrorismo dopo i fatti della Libia. Per questo il ministro ha cancellato il viaggio programmato a Napoli dove doveva prendere parte ad un comitato per l'ordine e la sicurezza.