Leonardo, un'azienda oltre la crisi della pandemia grazie alla diversificazione produttiva

Un piano di rilancio su tre assi: ottimizzazione dei costi, innovazione e flessibilità

Leonardo, un'azienda oltre la crisi della pandemia grazie alla diversificazione produttiva
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 14:50

L'intesa siglata lo scorso gennaio in maniera unitaria tra Leonardo e le organizzazioni sindacali ha rappresentato un passaggio fondamentale per il superamento di una fase legata al protrarsi degli effetti della pandemia che ha causato il più forte calo del traffico passeggeri nella storia dell'aviazione civile. Per contrastare gli effetti della crisi e costruire un business sostenibile nel medio-lungo periodo nel nuovo scenario mondiale, Leonardo ha lanciato un robusto piano di rilancio articolato su 3 assi di intervento principali: ottimizzazione dei costi, innovazione e trasformazione industriale e flessibilità e diversificazione del portafoglio.

Il direttore generale di Leonardo, Lucio Valerio Cioffi, aveva sottolineato: «Leonardo va avanti con il piano finalizzato alla trasformazione e rilancio del nostro business Aerostrutture su cui, tra il 2019 e il 2023, avremo investito oltre 300 milioni di euro che avranno ricadute positive dirette ed indirette anche sull'indotto».

I nuovi scenari

Leonardo ha reagito in modo focalizzato e deciso al nuovo scenario avviando una serie di azioni industriali volte a fronteggiare la contrazione dei volumi produttivi, individuando tra gli obiettivi prioritari la tutela dell'occupazione per non disperdere il patrimonio di competenze e tecnologie. Riguardo il sito di Grottaglie, nella piena consapevolezza della necessità di compensare la monocommittenza attraverso la diversificazione del portafoglio prodotti, Leonardo ha annunciato la decisione di trasferire in Puglia i processi industriali relativi a programmi militari di ultima generazione, con specifico riferimento al drone EuroMALE, un programma di sovranità europea di 4 nazioni.

Un'opportunità unica per promuovere la crescita di capacità tecnologiche, competenze e posti di lavoro qualificati, di fondamentale importanza per consolidare il processo di cooperazione europea nell'ambito della difesa. Gli impegni attuali richiedono che le quattro nazioni partner di lancio acquisiscano un combinato di 20 sistemi Eurodrone. Ciascuno comprende 3 velivoli e un'infrastruttura di supporto a terra.

Il programma di acquisizione per un totale di 60 velivoli prevede che la Germania ne prenda 21, l'Italia 15, mentre la Francia e la Spagna 12 ciascuno. È prevista l'implementazione sul territorio di tutti i processi inerenti alla tecnologia dell'ala, con fabbricazione a Foggia e montaggio a Grottaglie. Sul fronte civile, invece, spazio alle attività industriali legate all'innovativo drone ad energia solare Skydweller e alla collaborazione con Vertical Aerospace per la progettazione, produzione, test e fornitura delle fusoliere in materiale composito del velivolo elettrico VX4 di Vertical. Leonardo sta contribuendo al progresso della tecnologia e dell'innovazione nel volo autonomo. Ha di recente investito in Skydweller Aero Inc., società di cui detiene una partecipazione azionaria, oltre ad essere partner tecnologico del progetto insieme ad altri investitori professionali. Skydweller è pensato come una piattaforma aerea innovativa che combina persistenza e raggio d'azione inediti con la flessibilità tipica di un velivolo a pilotaggio remoto. Sarà in grado di viaggiare a una velocità di crociera di 25-50 nodi (46-90 Km/h) e ad una quota massima di 45.000 piedi (circa 14.000 metri).

Il programma 787

Sul fronte 787 invece il velivolo resta uno dei prodotti di punta del costruttore americano Boeing e, nonostante il momento congiunturale, si tratta di un programma con solide prospettive di mercato nel medio-lungo periodo. Con oltre 1.100 sezioni di fusoliera già realizzate Leonardo guarda ad un orizzonte produttivo fino a 3.000 sezioni di fusoliera che traguarda il 2030. Leonardo pertanto crede alla ricrescita delle prospettive commerciali del programma con risalita dei rate mensili e dei volumi dello stabilimento Pugliese. Inoltre a Grottaglie è stata avviata la costituzione di un laboratorio dedicato ai nuovi materiali, rispetto al quale è stato recentemente firmato un accordo con la multinazionale Solvay, mentre il sito di Foggia diventerà un centro di eccellenza per fabbricazione e montaggio di impennaggi e superfici mobili in materiale composito. Nei siti produttivi di Grottaglie e Foggia (Aerostrutture), Brindisi (Elicotteri), Taranto (Elettronica) lavorano circa 3.000 persone, l'84% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione. Per l'indotto pugliese, infine, ci sono oltre 130 fornitori locali per un impatto occupazionale ulteriore di 4.400 addetti.

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