Esami di stato, arriva lo stop: la laurea diventa abilitante. Le tappe della legge

Esami di stato, arriva lo stop: la laurea diventa abilitante. Le tappe della legge
Esami di stato, arriva lo stop: la laurea diventa abilitante. Le tappe della legge
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Martedì 22 Giugno 2021, 15:42

Stop agli esami di stato. È prevista per domani alla Camera l'approvazione del provvedimento sulle lauree abilitanti; a prendere la parola esprimendo il parere del governo ci sarà anche il ministro dell'Università Cristina Messa, poi il testo approderà in Senato. Sarà una delle primissime riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza a vedere la luce. Dopo Medicina, che durante l'emergenza Covid è già stata resa laurea abilitante, il testo prevede l'immediata abilitazione per chi si laurea in odontoiatria, farmacia, veterinaria e psicologia ma altre lauree potranno divenire abilitanti: basteranno l'iniziativa dell'ordine di riferimento (come ad esempio quello degli architetti) o del ministero competente.

Stop esami di stato: la laurea diventa abilitante

 

L'obiettivo è la semplificazione di tutte le procedure per l'abilitazione all'esercizio delle professioni, rendendo di fatto l'esame di laurea coincidente con l'esame di Stato e quindi velocizzando l'accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati. «Con le lauree abilitanti semplifichiamo e velocizziamo l'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani laureati eliminando quel periodo, da sei mesi a un anno, che intercorre tra il conseguimento del titolo accademico conclusivo del corso di studi e la partecipazione alla prima sessione utile per l'esame di Stato», ha detto Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, intervenuto oggi nell'Aula di Montecitorio durante la discussione generale del disegno di legge.

Anche per Paolo Lattanzio, deputato del Pd, componente anch'egli della Commissione Istruzione e cultura della Camera, «la questione delle lauree abilitanti può sembrare un aspetto tecnico ma è centrale per le attività di rilancio e ripresa del Paese perché ci permette di entrare nel novero delle riforme necessarie alle quali dovremo necessariamente lavorare. Il provvedimento ha l'obiettivo di modernizzare e rendere più competitiva l'offerta formativa nazionale, favorendo l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani laureati e laureate grazie a percorsi abilitanti e professionalizzanti. La finalità perseguita si ispira a una visione evolutiva del sistema della formazione universitaria pienamente rispondente ai mutevoli bisogni delle professioni, alle sfide di competitività del mercato e alle richieste di sviluppo tecnologico, economico e sociale del paese».

Se il provvedimento sarà legge entro fine anno, dopo l'approvazione anche da parte del Senato, l'entrata in vigore scatterà l'anno prossimo, nel 2022.

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