La Sapienza, «quello studente non può parlare, è di estrema destra»: bufera per l'inaugurazione dell'Anno accademico con Mattarella e Segre

La Sapienza, «quello studente non può parlare, è di destra»: bufera per l'inaugurazione dell'Anno accademico con Mattarella e Segre
La Sapienza, «quello studente non può parlare, è di destra»: bufera per l'inaugurazione dell'Anno accademico con Mattarella e Segre
di Marco Pasqua
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Domenica 16 Febbraio 2020, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:21

Scelto dall'università La Sapienza per intervenire durante l’inaugurazione dell’anno accademico, domani mattina alle 11, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella e della senatrice Liliana Segre, è finito nel mirino di antagonisti e collettivi universitari: «E’ di estrema destra, non può rappresentarci». Attacchi social, insulti, e persino una richiesta di censura rivolta al Rettore contro Valerio Cerracchio, giovane rappresentante della lista più votata della Sapienza. «Sbagliato farlo intervenire», ha tuonato quella “cupola” studentesca ideologizzata, pronta anche a ricorrere alla violenza, che decide chi può e non può salire in cattedra. La stessa che, lo scorso anno, ha portato Mimmo Lucano nell’ateneo e che, ancora più dietro, impedì di fatto a Joseph Ratzinger di prendere parte alla stessa cerimonia.
 


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«Martedì il mio discorso non avrà nulla di politico, verterà sulle difficoltà e la solitudine che uno studente può incontrare nel proprio percorso di studi - dice Cerracchio - Mi dispiace di essere etichettato senza che le persone conoscano i miei contenuti. Anche le battaglie che porto avanti fuori dall'università vanno dalla tutela dell'ambiente al sociale». La sua lista, Sapienza in Movimento, è stata la più votata, nelle ultime elezioni, quelle del 2018. «Siamo apartitici – sottolinea Antonio Lodise, rappresentante degli studenti, collega di Cerracchio – Una democrazia si basa sul confronto, non sulla censura». Cerracchio parla anche di Liliana Segre: «La sua è un esperienza di vita dolorosa sotto tutti i punti di vista. Condivido pienamente la sua battaglia contro l'odio che deve uscire dalla politica. L'odio non ha colore politico e, in piccolo, lo sto sperimentando anche io proprio in questo momento», aggiunge riferendosi alle polemiche che lo hanno investito. 

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Qualcuno fa notare che tra un mese e mezzo, il 31 marzo, si voterà per il rinnovo delle cariche studentesche e che questa polemica dovrebbe servire ad aiutare le liste di sinistra a non ripetere il flop di due anni fa. «La Segre ci incontri», dicono gli studenti della rete “antifascista”, appellandosi alla senatrice, che domani riceverà un dottorato honoris causa in Storia dell’Europa. «Io mi considero antifascista - replica Lodise - Ma chi sono questi studenti che ci contestano? Hanno un nome e un cognome?». L'ateneo dal canto suo fa sapere che lo studente è stato scelto in base a un criterio di rotazione che rispetta la rappresentanza delle diverse facoltà e l'alternanza di genere; fa parte della giunta di facoltà ed è nella lista più votata della Sapienza.

Quel che è certo, è che l’ateneo sarà blindato, per evitare eventuali contestazioni davanti a Mattarella. Il piano messo in campo dalla Questura, sarà quello che accompagna ogni visita del Capo dello Stato. «Questo è un tentativo di strumentalizzazione – osserva Cerracchio – Il fascismo appartiene ad un’altra epoca», puntualizza, rispondendo a quanti lo definiscono “neofascista”, pur di negargli il diritto di parlare a nome degli studenti. 

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