Juventus penalizzata di 15 punti in classifica. Con una vittoria il Lecce la può superare

La Corte ha anche inflitto sanzioni ai dirigenti bianconeri superiori alle richieste della procura federale. Prosciolti gli altri club

Juventus penalizzata di 15 punti in classifica, la decisione della Corte Figc
Juventus penalizzata di 15 punti in classifica, la decisione della Corte Figc
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Venerdì 20 Gennaio 2023, 21:16 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 19:45

Juventus penalizzata di 15 punti in classifica. Stangata della Corte federale al club bianconero per il caso plusvalenze: -15 punti in classifica, oltre la richiesta della Procura federale che era stata di nove. E così oggi il Lecce, che oggi gioca in trasferta contro i veneti del Verona, con una vittoria può sorpassare i bianconeri.

Per la Juve, la Corte ha anche inflitto sanzioni ai dirigenti bianconeri superiori alle richieste della procura federale.

In questa maniera, la Juve scivola a 22 punti: solo due lunghezze in più rispetto al Lecce.


A questo punto il terzo grado di giudizio spetta al Collegio di Garanzia presso il Coni che però, come la Corte di Cassazione nell’ordinamento giuridico italiano, può giudicare soltanto sulla legittimità, ovvero il rispetto delle procedure, ma non sul merito.

Inibizione per 11 dirigenti del club

La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso e ha deciso in particolare una serie di inibizioni per 11 dirigenti della Juventus: 30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio.

Lo rende noto la Figc in un comunicato.

TUTTE LE SANZIONI

Queste le sanzioni erogate dalla corte di appello della Figc che ha accolto il ricorso della Procura a proposito della Juventus e del caso plusvalenze: - Fabio Paratici: inibizione temporanea di mesi 30 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Federico Cherubini: inibizione temporanea di mesi 16 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Andrea Agnelli: inibizione temporanea di mesi 24 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Pavel Nedved: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Enrico Vellano: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Paolo Garimberti: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Assia Grazioli Venier: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Maurizio Arrivabene: inibizione temporanea di mesi 24 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Caitlin Mary Hughes: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Daniela Marilungo: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - Francesco Roncaglio: inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; - F.C. Juventus Spa: penalizzazione di 15 punti in classifica da scontarsi nella corrente Stagione Sportiva.

 

La difesa della Juventus

«Nessuno degli elementi valorizzati dalla procura Federale» nell'ambito delle operazioni di mercato «dimostra l'esistenza di una artificiosa sopra-valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori alle predette operazioni, con ciò rendendosi piena infondatezza dell'odierno ricorso». Lo sostiene la difesa Juventus. Circa la «sussistenza di documenti interni e budget riportanti l'indicazione di plusvalenze come obiettivo strategico», «non costituiscono affatto - scrivono i legali - un elemento che possa fondare la natura fraudolenta e artificiosa delle operazioni concluse e dei valori ad esse assegnati».

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