Israele, raid in Siria con gli F35: «Siamo i primi al mondo ad usarli in zone di guerra»

Israele, raid in Siria con gli F35: «Siamo i primi al mondo ad usarli in zone di guerra»
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Martedì 22 Maggio 2018, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 16:38

F35 in versione Stealth (difficilmente rilevabili dai radar) per la prima volta in azione in un teatro di guerra. Israele è il primo stato ad ammettere l'impiego sul fronte siriano del cacciabombardiere di quinta generazione avendo già abilitato i primi 9 dei 15 velivoli Adir (Possente) già in servizio rispetto ai 50 esemplari ordinati. Gli unici altri F35 operativi sono quelli dell'Usaf.




«Siamo stati i primi al mondo a farlo», ha rivelato il comandante dell'aviazione israeliana generale Amiram Norkin. In un incontro con comandanti delle forze di aviazione giunti a Herzlya (Tel Aviv) da 20 Paesi, Norkin ha anche precisato che nei recenti attacco israeliano contro obiettivi militari iraniani in Siria 100 missili sono stati lanciati contro i jet israeliani, i quali sono però tornati indenni alle basi.




Le versione usata dall'Heyl Ha'Avir, che ha ribattezzato "Adir" il jet multiuso, è la Lightning II: i velivoli sono in forza al 140° stormo “Golden Eagle” della base aerea di Nevatim, che riunisce i piloti di elite dell'aviazione militare israeliana. Un F35 costa dai 100 ai 120 milioni di euro, secondo la versione realizzata da consorzio internazionale che comprende Stati UnitiRegno UnitoItaliaOlandaTurchia, Australia, CanadaAustraliaDanimarca e  Norvegia



Il generale Norkin ha anche rivelato che nell'attacco del 10 maggio le forze iraniane dislocate in Siria hanno sparato verso le alture del Golan 32 razzi (e non 20, come affermato finora dalle autorità israeliane). «Quattro - ha detto - sono stati intercettati della nostra antiaerea, mentre gli altri sono caduti in aree che non sono sotto controllo israeliano». Un'alta fonte dell'aviazione israeliana, citata da Maariv, ha lasciato intendere che l'aviazione israeliana continua ad agire tuttora nello spazio aereo siriano.

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«Noi manteniamo in Siria la nostra libertà di manovra - ha detto. - La determinazione dell' Iran di creare fermenti nel Paese vicino resta immutata e noi agiamo per neutralizzarla e per metterle scompiglio, mantenendoci però sotto ai livelli di guerra». Secondo questa fonte, nell'aviazione israeliana c'è soddisfazione per le capacità mostrate dagli aerei F35 a cui, ha aggiunto, si aggiunge anche una importante componente di deterrente.

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