Influenza australiana, per quanto si è contagiosi e cosa si rischia. Tutto quello che c'è da sapere

L'obiettivo è mettere al sicuro il Natale per poterlo passare insieme con la famiglia

Influenza australiana, per quanto si è contagiosi e quali sono le complicanze
Influenza australiana, per quanto si è contagiosi e quali sono le complicanze
di Alessandro Rosi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Dicembre 2022, 15:53

Mettere al sicuro il Natale. È questo l'obiettivo di milioni di italiani alle prese con l'influenza australiana. E oltre ai sintomi e la cura, tra le domande c'è anche quella che riguarda il contagio. Perché il virus, come il Covid, si trasmette, e anche velocemente. L'invito dei medici, naturalmente, è volto a prevenire con il vaccino l'insorgere della malattia. Il farmaco è gratuito per gli over 60 e per i malati cronici o per chi lavora nei servizi essenziali come gli operatori sanitari. 

Quali sono le complicanze dell'influenza australiana?

Le complicanze dell'influenza possono essere:
 

  • disidratazione;
  • polmoniti batteriche;
  • sinusite;
  • otite (soprattutto nei bambini);
  • peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche

​Queste conseguenze possono manifestarsi con più frequenza nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio.

Ma anche nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte, come dimostrato da alcuni studi.

 

 

Per quanto tempo si è contagiosi?

«In tutto si è contagiosi per circa una settimana», risponde il medico di base Renato Fanellli. Si può essere contagiosi anche dopo la scomparsa dei sintomi? «In linea di massima no». Quindi il rischio di poter infettare altri inizia dal momento dell’incubazione, ovvero prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere il virus da tre a sette giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini, invece, sono contagiosi più a lungo. Poi, una volta che i sintomi si sono manifestati e la malattia è cominciata, si resta contagiosi per un periodo che va dal giorno prima a circa cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.

 

Come si previene l'influenza australiana?

Prevenire l'influenza, ovviamente, è meglio che curarla. Alcune piccoli, e semplici, azioni posso permettere di evitare di rimanere a letto ammalati. D'altra parte è un virus che si trasmette nell'aria, come il Covid, perciò le precauzioni sono simili:

  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare
  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol.
  • Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo.
  • Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.

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