Incontro a porte chiuse con Di Maio,
un attivista deluso strappa il braccialetto dell'Assemblea: «Serve più apertura»

Incontro a porte chiuse con Di Maio, un attivista deluso strappa il braccialetto dell'Assemblea: «Serve più apertura»
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Sabato 3 Agosto 2019, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 17:03
Il vicepremier e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha partecipato presso l’AncheCinema di Bari, all’assemblea con oltre 500 tra portavoce e attivisti pugliesi del Movimento, riunione alla quale è stato inibito l’accesso alla stampa e ai non iscritti. L’incontro è durato circa cinque ore. Si è comunque appreso che Di Maio ha fatto due interventi, uno introduttivo e l’altro a conclusione dei lavori, dopo aver ascoltato e appuntato il contenuto dei circa 90 interventi che si sono susseguiti.

Uscendo dal cinema barese, come già aveva fatto in mattinata al suo arrivo, non si è voluto fermare a rispondere alle domande dei giornalisti, limitandosi a sorridere e a salutare con un «arrivederci, grazie». Un breve resoconto dell’assemblea lo ha fatto a margine il senatore pentastellato che l’ha organizzata, Gianmauro Dell’Olio, definendola «una riunione in famiglia». Nell’intervento conclusivo, Di Maio «ha rispiegato - ha riferito il senatore - quello che vogliamo fare con la riorganizzazione» del Movimento e «quanto saranno importanti i facilitatori, perché il concetto è che siamo tanti, abbiamo bisogno di una organizzazione, perché non si può pensare che tutto possa dipendere dal capo politico. Se non c’è una organizzazione, qualsiasi decisione è responsabilità del capo politico, ecco che c’è bisogno di qualcuno sul territorio che possa mettere in contatto ed eliminare i problemi. In questo modo si darà respiro ed efficienza al sistema». 

«Non è il Movimento di Beppe Grillo che volevamo all’inizio, per l’apertura». Rocco Monaco, attivista del Movimento 5 Stelle da dieci anni, 64enne brindisino di Ceglie Messapica, si è strappato dal polso il braccialetto in carta giallo assegnato agli iscritti all’assemblea di Bari con Luigi Di Maio e lo ha consegnato simbolicamente ai giornalisti, che aspettavano il ministro all’esterno dell’AncheCinema e con i quali Di Maio non si è fermato per rilasciare dichiarazioni. L’attivista ha contestato anche che l’incontro non sia aperto alla stampa. «Non condivido questo modo di fare. Che ha da nascondere? Poteva rispondervi, state facendo il vostro lavoro» ha detto ai giornalisti, consegnando il braccialetto. «Mi dispiace fare questo - ha concluso Monaco - ma è un’offesa verso la stampa e verso di noi che eravamo per le scatolette di tonno aperte, per lo streaming, che oggi ci è vietato. Io oggi volevo anche intervenire e non me lo hanno permesso».
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