Il Parlamento riparte: l’emozione dei neoeletti e le parole della Segre

Il Parlamento riparte: l’emozione dei neoeletti e le parole della Segre
di Alessandra LUPO
5 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Ottobre 2022, 04:45

A tenere inevitabilmente banco nel primo giorno in Parlamento che segna l’inizio della XIX legislatura è stata l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato, con annesso giallo sul voto della maggioranza e ma soprattutto sui 18-19 voti dell’opposizione. 
L’elezione, clamorosa, di La Russa senza i voti di quasi tutta la pattuglia di Forza Italia, che non ha ritirato la scheda, catalizza irrompe nel difficile gioco di equilibri della maggioranza oltre che nel dibattito storico e politico del Paese.  La seconda carica dello Stato - salutato come “un patriota” dalla premier in carica Giorgia Meloni - spende l’ispirazione in arrivo da un pantheon ricco e trasversale, in cui spiccano due pugliesi: Pinuccio Tatarella «il ministro dell’armonia» e poi Luciano Violante che, da presidente della Camera, auspicò una comunanza di ideali e di valori tra cui quella della Liberazione. 

Il primo giorno tra ritorni e borsini


Un battesimo del fuoco tra i sospetti e le polemiche per i tanti neoeletti pugliesi che ieri hanno messo per la prima volta piede in Parlamento. Già scafati invece i “veterani”, che rientrano nel dibattito nazionale senza mai esserne usciti. 
Dopo lo sconcerto di Enrico Letta per il voto dell’opposizione a La Russa: «Irresponsabile chi ha aiutato la maggioranza», il senatore democratico Francesco Boccia loda il discorso di Liliana Segre in Senato, definendolo «una lezione sulla Costituzione, sui valori antifascisti su cui fonda la nostra democrazia. Liliana Segre - prosegue Boccia - ha trasmesso al neo Presidente La Russa un sentimento collettivo presente nel Paese». 
Ma il primo giorno è anche un continuo di vertici serratissimi tra i partiti della maggioranza.

Forza Italia ieri ha dovuto incassare il no al ministero per Licia Ronzulli, ma viene dato in ottima posizione Francesco Paolo Sisto. L’avvocato barese, attuale sottosegretario alla Giustizia, è in ballottaggio con la presidente del Senato uscente Maria Elisabetta Alberti Casellati per il ministero della Giustizia. Sul borsino ha già commentato nei giorni scorsi di «affidarsi alla provvidenza». Ma sul primo giorno a Palazzo Madama si lascia andare: «Più che un’emozione per me si tratta di un rinnovato e sentito impegno a continuare nella difesa dei nostri principi: garantismo, europeismo e protezione delle imprese e dei cittadini». Poi, un passaggio proprio sulla giustizia: «che sia calibrata sulla difesa dei cittadini e che non si risolva in un eccesso di tecnicismi vuoti». 

Le emozioni dei neoeletti

Di colore e intensità differente l’emozione di chi mette per la prima volta piede in Aula, come Dario Iaia, per 10 anni sindaco di Sava e oggi deputato.
«E’ stata una giornata importante in cui ho sentito l’emozione di sedere sugli scranni dove la storia d’Italia è stata scritta. Allo stesso tempo, ho provato un profondo senso di responsabilità per il futuro del Paese che sta attraversando un momento particolarmente complesso. Per noi che arriviamo dai territori essere qui oggi significa tanto e non c’è dubbio che da parte mia, ci sarà il massimo impegno per rappresentare i cittadini, dando voce alle loro istanze. Credo che il lavoro di squadra, lo studio approfondito delle questioni e le competenze acquisite anche come sindaco saranno utili per affrontare questo percorso».
Di colore e intensità differente l’emozione di chi mette per la prima volta piede in Aula, come Dario Iaia, per 10 anni sindaco di Sava e oggi deputato: «È stata una giornata importante in cui ho sentito l’emozione di sedere sugli scranni dove la storia d’Italia è stata scritta. Allo stesso tempo, ho provato un profondo senso di responsabilità per il futuro del Paese che sta attraversando un momento particolarmente complesso. Per noi che arriviamo dai territori - prosegue Iaia - essere qui oggi significa tanto e non c’è dubbio che da parte mia, ci sarà il massimo impegno per rappresentare i cittadini, dando voce alle loro istanze. Credo che il lavoro di squadra, lo studio approfondito delle questioni e le competenze acquisite anche come sindaco saranno utili per affrontare questo percorso». Commenta con un post su Facebook anche Antonio Trevisi, neoeletto con il Movimento 5 stelle: «Oggi è stato il mio primo giorno da Portavoce del M5S al Senato. Oggi è tornato nei banchi del Senato anche Silvio Berlusconi, applaudito nel momento del voto dai senatori di Forza Italia. Io ho chiesto invece al gruppo del M5S di applaudire nel momento del voto di Roberto Scarpinato che da ex magistrato ha lottato contro la mafia al fianco di Falcone e Borsellino. Anche in questo - prosegue Trevisi - il M5S si è saputo distinguere nella qualità morale delle persone che oggi siedono e ci rappresentano in Parlamento» . Già oggi il Movimento 5 Stelle ha depositato immediatamente delle proposte di legge prioritarie per il Paese: dalle misure contro il caro bollette al salario minimo, dalle lotta alla mafia fino alla transizione ecologica e alla difesa della sanità pubblica. Urgenze su cui il Movimento 5 Stelle ha preso un impegno con gli italiani. Un impegno che siamo determinati ad onorare senza risparmio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA