Coronavirus, il risvolto social dell'allarme tra meme, tormentoni e fake news

Coronavirus, il risvolto social dell'allarme tra meme, tormentoni e fake news
2 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Febbraio 2020, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 19:11

Notizie incontrollate e fake news create ad hoc per generare confusione si rincorrono su rete e chat. Il coronavirus nei tempi dell'iperconnessione porta con sé anche questo tipo di viralità, pronta a diffondersi con uno starnuto.
L'ultima in ordine di tempo è la schermata, in tutto e per tutto simile all'originale, del televideo che annuncia un caso sospetto di coronavirus nel Salento. Inutile dire che nonostante il canale informativo sia ormai un po' residuale, la schermata ha fatto il giro delle chat generando altra paura nel Salento, dove il virus per ora non si è visto ma è a pochi passi, nel Brindisino.
Le fake in ogni caso erano iniziate con la primissima comparsa del virus, ancora circoscritto in Cina, attraverso la storia del cinese ricoverato al Fazzi di Lecce, circolata via audio nelle chat. 
Nei giorni scorsi, immancabile, anche l'ordinanza di chiusura delle scuole "di ogni ordine e grado", con tanto di link, falso al sito del Miur. E via dicendo. 

Coronavirus, l’Arcivescovo: “Per la Quaresima digiuno social contro le fake news”
Coronavirus, la "vendetta" del Sud: «Non si affitta ai settentrionali». Sui social è boom

L'altra faccia della medaglia sul web è ovviamente l'ironia, tantissima e spesso molto articolata, dalla canzone di Mino De Santis alle freddure che circolano da settimane, come il cartello "non si affitta a settentrionali", la foto di Narcos circondata da confezioni di Amuchina, fino all'irresistibile parodia di Gomorra (da vedere fino alla fine).
 


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA