Parlano i vertici dell'associazione "Guido Dorso"

Nicola Squitieri
Nicola Squitieri
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Venerdì 25 Novembre 2016, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 22:47
«L’Associazione “Guido Dorso” ha tra i suoi obiettivi quello di incoraggiare e promuovere nelle giovani generazioni l’interesse, lo studio e le attività di ricerca, di divulgazione utili a favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e a valorizzarne le risorse. E in quest'ottica promuoviamo attività di studio, di formazione, di aggiornamento su temi e ricerche inerenti la problematica meridionalistica nel più ampio contesto comunitario ed internazionale. Il workshop che abbiamo organizzato a Lecce, in collaborazione con l’Osservatorio banche imprese e il Quotidiano di Puglia rientra nel novero di queste iniziative».

È quanto spiega il presidente del sodalizio culturale, Nicola Squitieri, che ha scelto con il segretario dell’Associazione, Saverio Coppola, la sede di Lecce: «Nel ricordo della figura del grande storico e studioso meridionalista campano, scomparso nel 1947, l'Associazione si fa promotrice peraltro di un Premio Internazionale a lui intitolato. E non a caso abbiamo pensato di organizzare proprio a Lecce le due giornate di studio.

Siamo, infatti, particolarmente legati al Salento, come dimostrano anche i riconoscimenti assegnati nel corso degli anni ad alcune personalità del mondo della cultura, dell'economia e dell'impresa. Ricordo il premio alla memoria all'ex rettore dell'Università di Lecce, Angelo Rizzo, e quello assegnato quest'anno all'imprenditrice Chiara Montefrancesco - “ambasciatrice del Mezzogiorno” per l’impegno profuso nel campo della promozione culturale ed i risultati conseguiti alla guida della sua azienda - e al professor Roberto Cingolani, fisico e fondatore, presso la Facoltà d'Ingegneria dell'Università del Salento, del Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce».

Quale il messaggio che partirà da Lecce? «Il Mezzogiorno - spiega il segretario Saverio Coppola - ha ancora mille problemi irrisolti ma oggi, finalmente, lo sviluppo del Sud è tornato al centro dell' azione politica del governo. La Svimez, non a caso, nel rapporto annuale ha sottolineato motivi di soddisfazione e di speranza. C'è una ripresa, più evidente nell'agricoltura, meno nell'industria. Da qui l'incontro con il ministro Carlo Calenda e la grande speranza legata al piano industria 4.0»
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