Va al Comune per il matrimonio: scopre di essere già sposato da 8 anni

Ha scoperto di avere una moglie dominicana, che avrebbe sposato a Santo Domingo il 10 luglio 2014, come testimonia l’estratto dell’atto di matrimonio

Salerno, va al Comune per il matrimonio ma scopre di essere già sposato da 8 anni
Salerno, va al Comune per il matrimonio ma scopre di essere già sposato da 8 anni
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 20:59

A Salerno un 39enne ha scoperto di essere già sposato nel giorno del suo matrimonio. È accaduto a un 39enne di Pastena. Mentre l'uomo raccoglieva i documenti per unirsi con la compagna ha scoperto di avere una moglie dominicana, che avrebbe sposato a Santo Domingo il 10 luglio 2014, come testimonia l’estratto dell’atto di matrimonio rilasciato dall’ufficiale di Stato civile del Comune di Salerno. Gli atti riportano – come riferisce lacittadisalerno.it – che, all’epoca, era arrivata l’istanza di trascrizione del matrimonio direttamente dall’Ambasciata italiana a Santo Domingo. 

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Che le nozze siano fasulle lo dimostra il fatto che l’uomo, il 10 luglio di otto anni fa, non fosse a Santo Domingo: il passaporto parla chiaro.

In passato, però, il 39enne aveva visitato la città dei Caraibi: probabilmente i suoi documenti sono stati falsificati proprio allora.

La moglie dominicana, intanto, vive proprio in Italia, a Legnano, in provincia di Milano. L’uomo ha sporto denuncia alla Questura e la donna è stata iscritta nel registro degli indagati: le ipotesi di reato erano sostituzione di persona e falso ideologico. Il caso, però, è stato archiviato. Qualche mese dopo il 39enne, assistito dall’avvocato Assunta Mutalipassi, ha ripresentato denuncia: «Ho urgente necessità di annullare il presente matrimonio mai celebrato. S’evince dal mio passaporto che in quel periodo non ero assolutamente nella Repubblica dominicana ma in Italia. È stato tutto falsamente eseguito: anche l’apposizione della mia firma fasulla». E ancora: «Al Comune di Salerno mi chiedono di presentare l’accertamento del giudice ai fini della cancellazione per poter serenamente sposare la mia compagna». Anche il sostituto procuratore ha chiesto l’archivio del procedimento, «perché il fatto consumato doveva ritenersi prescritto e non sussistono neanche i presupposti per una riapertura delle indagini. L’ipotetica falsità andrà accertata eventualmente in sede civile».

Il salernitano, a questo punto, ha proposto l’istanza d’annullamento del matrimonio alla Prima sezione civile del Tribunale di Salerno. Il giudice, però, ha già rilevato d’ufficio l’inammissibilità del ricorso, «non potendo essere qualificato come divorzio contenzioso». E nemmeno «come domanda di annullamento del matrimonio ai sensi dell’articolo 122 del Codice civile (che consente di cancellare le nozze per violenza o errore, ndr) che, in ogni caso, comporta l’applicazione del rito di cognizione ordinario», quando spetta al giudice accertare i fatti ed applicare le norme per risolvere un contrasto col convenuto. E poi «se la richiesta d’annullamento attiene alla formazione dell’atto di matrimonio, la domanda va presentata nel Paese in cui l’atto è stato formato». Dunque, a Santo Domingo. Nelle scorse settimane, la domanda è stata ritenuta «inammissibile». E, per ora, la fidanzata non può sposare Giuseppe, che secondo la legge è già coniugato.

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