Genzano, esplode palazzina: grave il figlio di Bruno Abbatini, giocatore della Roma

Genzano, esplode palazzina: grave l'allenatore Alessandro Abbatini, figlio di Bruno, giocatore della Roma (foto di Luciano Sciurba)
Genzano, esplode palazzina: grave l'allenatore Alessandro Abbatini, figlio di Bruno, giocatore della Roma (foto di Luciano Sciurba)
di Paolo Ricci Bitti
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Domenica 14 Ottobre 2018, 00:42 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 20:00

Boato nella notte a Genzano, ai Castelli romani: un'esplosione ha causato il crollo parziale di palazzina di tre piani in piazza Vittorio Buttaroni (piazza Margherita), in pieno centro storico, a pochi passi dal Municipio. Tra i feriti il quarantasettenne Alessandro Abbatini, figlio di Bruno, giocatore della Roma Calcio degli anni Sessanta. La prima ipotesi indica una fuga di gas avvenuta al primo piano rialzato dell'edificio quando da mezz'ora era passata la mezzanotte. Il boato ha svegliato tutti i residenti del borgo più antico del paese.
 

 

Squadre dei vigili del fuoco sono arrivate nel giro di pochi minuti dal comando di Frascati, mentre la polizia e i carabinieri isolavano la zona per consentire ai soccorsi di intervenire il più velocemente possibile. Sulle prime, considerata la violenza dell'esplosione si è temuto il peggio, ma poi il bilancio definitivo riporta il ferimento di due persone che sono stati portate inizialmente al pronto soccorso dell'ospedale di Albano e a quello del Paolo Colombo di Velletri. Poi per uno di loro è stato deciso il trasferimento al Sant'Eugenio di Roma per affrontare in particolare le ustioni di secondo grado causate dallo scoppio.
 





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La deflagrazione è avvenuta  mezz'ora dopo le 24 di sabato, quando nel centro del paese erano ancora aperti numerosi locali: investiti dallo scoppio Alessandro Abbatini e la compagna, entrambi assai conosciuti nella cittadina dei Castelli. Fin dall'inizio è stato il quarantasettennne ad apparire in condizioni più gravi per la vastità delle ustioni: i medici si sono riservati la prognosi, ma non lo considerano in pericolo di vita.

La compagna, la cui situazione non è così severa, resta ricoverata all'ospedale di Albano. Sarà lei ad essere sentita per prima dalle forze dell'ordine per completare il quadro delle cause del crollo che poteva avere conseguenze assai più drammatiche. Accertamenti sono stati effettuati in edificio attigui nella notte e saranno ripetuti questa mattina: i danni sono comunque ingenti. L'onda d'urto è fatto sentire anche a molta distanza infrangendo vetri e lesionando infissi, alcuni dei quali sono caduti su auto. 



Secondo una prima ricostruzione Alessandro Abbatini, 47 anni e la fidanzata S.F,  41, di Roma erano rientrati in casa in piazza Buttaroni 17 dopo una cena in ristorante del centro storico. Hanno sentito il forte odore di gas e hanno aperto la finestra: lo scoppio devastante è avvenuto mentre Abbatini stava armeggiando con l'attacco di una bombola di gpl.

I due, coperti di ustioni, sono stati scaraventati all'esterno fin sulla piazza, dove sono stati soccorsi prima di essere portati in ospedale. I loro vestiti e loro scarpe, in gran parte bruciati, sono restati a lungo sul selciato della piazza.  
Nel frattempo nessuno dei componenti della 32 famiglie che abitano nella palazzina di tre piani e in quelle attigue è rientrato negli appartamenti, considerati al momento non sicuri. Il sindaco Daniele Lorenzon ha trovata una collocazione in alberghi e strutture della zona per una cinquantina di persone, altrettante sono state ospitate da parenti.

Sempre in quell'edificio venti anni fa avvenne un altro scoppio per una fuga di gas che provocò alcuni feriti:  il tetto venne interamente ricostruito.

Alessandro Abbatini ha seguito le orme del padre Bruno per quanto riguarda la seconda parte della carriera del calciatore della Roma degli inizi degli anni 60 che ha allenato con buoni risultati numerose squadre del Lazio. Il centrocampista Bruno Abbatini, detto "Schiccherò" per la potenza del tiro, nato a Genzano nel 1938, morto ad Albano l'anno scorso. In giugno gli è stato dedicato dal Comune lo stadio di Genzano. Proprio con la Cyinthia si mise in luce fino a farsi notare dalla Roma che lo schierò dopo averlo fatto crescere nell'Ostiamare e nella Tevere. Era una notevole squadra quella affidata dal presidente Gianni all'argentino Carniglia nella stagione 1961/62, ma non andò oltre il quinto posto: il genzanese Abbatini si trovò in squadra con Cudicini, Losi, De Sisti, Angelillo e Schiaffino. Oltre alla maglia della Roma, Bruno Abbatino ha poi vestito in serie A quelle del Cesena e del Padova. Poi la panchina di Cynthia, Aprilia, Nemi, Cassino, Ariccia, Pomezia e Pro Cisterna riuscendo a conquistare sette promozioni. Una passione trasmessa al figlio Alessandro che ha allenato Cynthia, Albalonga, Atletico 2000 e Real Tuscolano e Velitrum.​

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