Dal Salento a Fasano con l'incognita di Bari: la prima mappa delle probabili location del G7

Dal Salento a Fasano con l'incognita di Bari: la prima mappa delle probabili location del G7
di Alessandra LUPO
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Martedì 23 Maggio 2023, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Nonostante ci sia un anno di tempo per capirne i dettagli, la notizia del G7 2024 in Puglia porta con sé un comprensibile fermento e anche molte speculazioni. La scelta, annunciata da Giorgia Meloni sabato scorso durante la conferenza stampa finale a Hiroshima, ha infatti confermato l'attenzione di cui il tacco dello stivale gode in questa fase politica, anche per via del rapporto diretto tra la premier e alcuni dei suoi uomini chiave in arrivo dal territorio.

Le parole della premier


«Abbiamo scelto la Puglia perché ha un significato simbolico, legato alla posizione geografica - aveva aggiunto Meloni -.

La sede precisa ve la dico la prossima volta». Tuttavia le indiscrezioni già circolano da giorni facendo ipotizzare che non si tratterà di una grande città ma piuttosto di più località che possano garantire anche una buona gestione logistica e della sicurezza delle delegazioni. Per questo, l'identikit della location, o meglio delle location, non è così difficile da tracciare. Un indizio era arrivato sabato scorso durante un incontro pubblico a Lecce con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che avrebbe avuto un ruolo cruciale nella scelta. Mantovano aveva parlato con trasporto del Cenobio di Casole, l'antico monastero semi diroccato che prima della distruzione ottomana tra il X e l'XI è stato il simbolo dell'incontro tra l'Est e l'Ovest nel Mediterraneo e che si trova a Otranto. E la città idruntina, con il suo possente Castello Aragonese (e la vicinanza all'aeroporto di Galatina) pare sia stata al centro di diversi sopralluoghi.


Altri eventi potrebbero invece tenersi a Lecce mentre, per l'ospitalità ma anche per alcuni degli eventi collaterali, si fa sempre più spazio l'ipotesi di Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano. Anche qui la logistica gioca a favore, oltre al fatto che per morfologia e livello elevatissimo dei servizi, la struttura si presterebbe bene all'organizzazione.

Fasano "pronta a tutto"


A suggerira alla città di Fasano di tenersi "pronta a tutto" nelle scorse ore è stato anche il consigliere regionale dem Fabiano Amati, espressione politica della zona. Mentre il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha confermato che la città capoluogo, almeno per ora, non è stata coinvolta. «Il prossimo G7 in Puglia? Non è ancora stato comunicato dal governo dove si terrà - ha detto Decaro a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 -. Se lo facessero a Bari - prosegue il primo cittadino - noi abbiamo già dimostrato capacità organizzative e con le forze dell'ordine per gestire grandi eventi. Se lo facessero a Otranto? C'è un bellissimo castello con diverse sale da sfruttare». Decaro glissa così sul derby Lecce-Bari che al momento propenderebbe per il Salento, terra di Mantovano ma anche del ministro Raffaele Fitto.

L'esclusione di Bari per le elezioni


Tuttavia, l'esclusione di Bari, che nella seconda metà di giugno 2024 l potrebbe anche essere sotto elezioni, non sarebbe un dettaglio di poco conto. Come traspare dalle parole di Emiliano: «Non spetta alla Regione Puglia trovare la location per il prossimo G7 - ha commentato il presidente -. Ringraziamo l'esecutivo - ha proseguito Michele Emiliano -:, la presidente Meloni mi ha chiamato personalmente e ho molto apprezzato la cortesia e lo stile istituzionale, non sempre consueti. Noi collaboreremo per permettere al meglio lo svolgimento dell'evento». «Verrà scelto un luogo che possa rappresentare al meglio lo sforzo di accoglienza che noi pugliesi facciamo verso chiunque, in nome della pace e del dialogo tra le nazioni - ha aggiunto Emiliano -. Ci sono tante città che possono rappresentare la Puglia al meglio, ma noi non possiamo influenzare la scelta. Lo dico anche a chi ha provato a raccomandarsi: probabilmente non si è capita la portata dell'evento, che non ha precedenti nella storia della regione». Poi l'aggiunta: «Il comune di Bari e la Puglia sono stati per certi versi interlocutori inascoltati nella crisi che ha poi separato la Russia dall'Occidente: avevamo intuito i fattori di divisione, il Papa ha riunito qui più volte i patriarchi e gli esponenti delle chiese ortodosse non solo per questioni religiose, ma anche per evitare ciò che poi purtroppo è successo. San Nicola, coinvolto dalla premier senza nominarlo, è il ponte tra Oriente e occidente. E non è solo il patrono di Bari, ma di tutta la Puglia».
A.Lu
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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