Fai Cisl, si chiude il convegno in Puglia: Rota segretario generale

Fai Cisl, si chiude il convegno in Puglia: Rota segretario generale
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Giovedì 7 Aprile 2022, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:29

Si è concluso oggi a San Giovanni Rotondo (Foggia), il settimo congresso nazionale della Fai Cisl, federazione che rappresenta gli alimentaristi e i lavoratori agricoli e ambientali. Il congresso ha votato all'unanimità Onofrio Rota segretario generale. Con lui è stata confermata anche la segreteria nazionale, composta da Raffaella Buonaguro, Patrizio Giorni e Mohamed Saady. A loro si aggiunge Massimiliano Albanese, già segretario generale della Fai Cisl Lombardia; l'integrazione di segretaria si era resa necessaria dopo l'elezione di Roberto Benaglia alla guida della Fim Cisl. Tra i temi principali della relazione congressuale e del dibattito, al quale hanno partecipato oltre 500 tra delegati, operatori e dirigenti, la lotta al caporalato e alla politica dei ghetti, sulla quale la federazione ha presentato anche una mozione parlamentare che impegna il governo a una serie di interventi per tutelare la dignità dei braccianti.

Ricambio generazione e riqualificazione professionale

«Alimentare, agricoltura e ambiente - ha detto Onofrio Rota nel suo intervento - condividono tra loro alcune criticità sulle quali dobbiamo continuare a incidere: tutelare i più svantaggiati nel mondo del lavoro, come le donne, i migranti, le giovani generazioni, poi l'urgenza del ricambio generazionale, la riqualificazione professionale, l'affermazione della legalità e della sicurezza sul lavoro, diventata un'emergenza nazionale.

Inoltre abbiamo davanti enormi sfide per trasformare la transizione ecologica in opportunità: con la valorizzazione del lavoro forestale e dei consorzi di bonifica siamo pronti a fare la nostra parte». «La nostra ricetta per intervenire su questi fattori è fatta soprattutto di tre ingredienti: partecipazione, formazione, contrattazione. Dove oggi non arriviamo con questi strumenti, specialmente in tante piccole e medie imprese - ha concluso il sindacalista - non riusciamo a portare tutele, salario, equità, servizi, produttività, e questo è un danno per tutto il Paese».

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