Emiliano: «Il contagio di studenti e insegnanti ostacola il diritto allo studio, non la Dad». Ridotto il numero dei positivi in una settimana di aule chiuse

Emiliano: «Il contagio di studenti e insegnanti ostacola il diritto allo studio, non la Dad». Ridotto il numero dei positivi in una settimana di aule chiuse
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Sabato 7 Novembre 2020, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 16:10

«Tutti i cittadini che non vogliono la didattica in presenza per i propri figli possono chiedere la didattica a distanza integrata». Lo chiarisce il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che torna sull'argomento scuola e snocciola i dati dei contagi nelle classi delle scuole pugliesi.

Secondo i dati in possesso della Regione sarebbero centinaia in Puglia gli studenti e gli insegnanti positivi al Covid e migliaia quelli in quarantena per contatto stretto con un positivo a scuola. «In questa situazione la didattica a distanza è l’unico modo per garantire il diritto allo studio a tutti. Per avere un' idea - aggiunge il presidente -  vi riporto i dati aggiornati appena ricevuti dalla Asl di Bari: dal monitoraggio epidemiologico in corso all’interno delle scuole di Bari e provincia sono attualmente 110 le scuole con almeno un caso positivo, 493 gli studenti positivi e 92 i docenti positivi,  148 le classi isolamento per un totale di 2.960 alunni isolati».

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I numeri parlano da soli, sottilinea il governatore. Una settimana di Dad è servita dunque a registrare «una diminuzione significativa del numero dei contagi, in quanto si è passati da 4.600 studenti in isolamento (solo nella Provincia di Bari!) agli attuali 2.960 alunni, da 144 scuole coinvolte a 110.

Oltre il 50% delle attuali indagini in corso all’ Epidemic Intelligence Center riguardano la sorveglianza anti Covid nel sistema scolastico».

«Questo per dirvi - sottolinea il presidente - che i rischi di contagio nelle scuole esistono e che i provvedimenti che ho emanato mirano a tutelare la salute pubblica con gli attuali livelli di contagio Covid-19. È infatti il contagio che mette a letto studenti e insegnanti ad ostacolare il diritto allo studio, non la Dad, che invece, in tempi di pandemia, consente di supplire alla didattica in presenza, ma troppo pericolosa oggi con l’attuale livello dei contagi. Ringrazio tutto il mondo della scuola per quello che ha fatto e continuerà a fare per garantire il diritto all’istruzione in sicurezza».

Per questa ragione le famiglie degli studenti che da lunedì desiderano avere la Dad devono comunicare alla direzione dell’istituto questa loro volontà. «Le scuole sono tenute, alla luce dalla mia ordinanza n. 413, a concedere la Dad. Un’altra precisazione: la mia ordinanza n. 407 di divieto temporaneo della didattica in presenza, non è stata annullata, ma solo sospesa dal Tar di Bari e nulla esclude che il Tar muti orientamento quando si svolgerà la camera di consiglio collegiale Ne consegue che non ho affatto “riaperto le scuole in presenza”, ma ho dovuto accettare il decreto monocratico che il Tar di Bari ha emesso ieri».

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