Sicurezza scolastica, Puglia “sprecona”: 300 milioni sul piatto, speso soltanto un terzo

Una classe
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di Maddalena MONGIò
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Venerdì 26 Aprile 2019, 10:10
Soldi a pioggia, per l'edilizia scolastica, ma Comuni e Province arrancano tra mille difficoltà. Il fotofinish lo scatta la Task Force per l'edilizia scolastica nel report pubblicato qualche giorno fa, aggiornato ai primi di aprile di quest'anno. In Puglia, sono stati erogati 290 milioni e spiccioli ma solo un terzo (il 32%, per l'esattezza) è stato effettivamente speso. 342 interventi, di cui 60 per il miglioramento sismico, 65 per l'adeguamento sismico, 43 per le nuove costruzioni, ma si sono evidenziate 201 criticità di cui 59 risolte con l'intervento della Task force e 132 ancora in zona rossa. La Puglia è terza, nella top ten di chi è in affanno, preceduta da Campania e Lazio, seguita da Lombardia, Calabria Piemonte, Basilicata, Sicilia, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria.

In pratica le regioni dove è attiva la Task force regionale che per la sua attività di supporto ha stimato che «dal mese di ottobre 2017 al dicembre 2018 sono state svolte circa 13.000 giornate/uomo, di cui si stima che circa il 75% abbia riguardato l'attività presso gli enti locali e/o le aree di cantiere e il 25% il supporto alle amministrazioni regionali». In pratica sono stati visitati 1.547 enti e presidiati. 2.533 progetti nel corso di oltre duemila sopralluoghi.

Qual è la natura delle criticità? Nella stragrande maggioranza dei casi riguardano criticità connesse alla fase di esecuzione dei lavori (58%) e alla progettazione esecutiva dell'intervento (22%). I due talloni di Achille non sempre legati a responsabilità dirette delle amministrazioni, ma per quanto riguarda la fase esecutiva anche alla vita delle imprese. Non è infrequente negli appalti pubblici che fallimenti, scarsa liquidità dell'impresa o altro tipo di casistiche rallentino i lavori, quando non li bloccano addirittura.

«L'analisi sistemica condotta sullo stato degli interventi si legge nel report ha rivelato un eccessivo ritardo nell'attuazione degli stessi da parte degli enti locali beneficiari dei finanziamenti per il manifestarsi ed il persistere di criticità di varia natura legate spesso alla carente programmazione delle opere, ai ritardi nel rilascio dei pareri da parte degli organi competenti, a difficoltà nella gestione degli appalti e a rallentamenti nel trasferimento delle risorse. Da qui la necessità di azioni di accompagnamento e supporto alle amministrazioni centrali e regionali titolari di Programmi e agli enti beneficiari degli stessi, con particolare riferimento agli enti locali responsabili dell'attuazione».

La Puglia ha siglato il Protocollo d'intesa per la Task force regionale, sin dal 2016. Nelle attività di sopralluogo considerate nel report ci sono anche quelle richieste della Regione Puglia, nel secondo semestre del 2018. La Regione con delibera di giunta regionale numero 1475, del 2 agosto 2018, ha deciso di avvalersi della Task force per la concessione di contributi straordinari per la messa in sicurezza degli edifici scolastici a valere sulle economie del fondo regionale istituito con la legge regionale 9/2010 e destinato a interventi straordinari in materia di edilizia scolastica. Quindi, su richiesta della Regione la Task force «ha finora eseguito sei sopralluoghi presso gli enti indicati al fine di operare i dovuti approfondimenti tecnici richiesti e finalizzati alla concessione del finanziamento».

Il report della Task force certifica che, per le Regioni monitorate, al 31 dicembre 2018, su 2.533 interventi il 32% risultano conclusi con certificato di fine lavori emesso. Per la restante parte vi è un'ulteriore suddivisione: il 42% degli interventi si trova nella fase di realizzazione dell'opera, il 43% è in progettazione mentre per il 15% si sta svolgendo la procedura per l'affidamento dei lavori. La tabella di marcia è in evidente affanno.
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