De Luca: «Dopo aver sentito Salvini convinto che riforma più urgente sia riapertura manicomi»

L'intervento del governatore campano nella consueta diretta Facebook del venerdì

De Luca: «Dopo aver sentito Salvini convinto che riforma più urgente sia riapertura manicomi»
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Venerdì 22 Luglio 2022, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 08:09

Il governatore Vincenzo De Luca, parla della crisi di governo. E lo fa, come al solito, a modo suo. In particolare parlando del leader della Lega, Matteo Salvini, non lesina il suo tono caustico. «Devo dire che le prime dichiarazioni di Salvini che ho sentito, le solite palle sulla tassa piatta, sugli immigrati, un’altra scienziateria come quota 40, mi hanno convinto di una cosa che ho ripetuto più volte: la riforma più urgente da fare in Italia è la riapertura dei manicomi», ha affermato il presidente della Regione Campania nella sua consueta diretta Facebook del venerdì.

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«Non dobbiamo beatificare Draghi e dire che andava tutto bene, quando le battaglie servono bisogna farle.

Ma altro è gettare l'Italia nel caos e offrire al mondo un paese con un sistema politico penoso e inefficiente», dice De Luca. E parlando poi ancora di Salvini e l'accenno alle riforme: «Se si fanno queste riforme paga per primo il Sud. Il boom dei 5 Stelle alle ultime elezioni nazionali in questi anni ha dimostrato il disastro di dilettanti allo sbaraglio. Ora Conte porta i 5S a demagogia e infantilismo politico».

Tra le proposte per il futuro, De Luca si dice d'accordo sul «taglio del cuneo fiscale - ha detto - che bisogna fare subito investendo 15-20 miliardi per il taglio del costo del lavoro, dando aiuto alle imprese e a ogni lavoratore una quattordicesima. Sarebbe visibile e consistente». Il governatore campano ha anche sottolineato che «se la crisi energetica - ha detto - non trova soluzioni, tra ottobre e novembre dovremo chiudere le fabbriche due giorni alla settimana, perché manca l'energia. Alcuni settori stanno vivendo un aumento dei costi rilevante che se si riversava su prezzi al consumo portava cose inimmaginabili: 1 kg di pasta per l'aumento di prezzo di grano, gasolio ed elettricità lo pagheremmo ora 10 euro, questo dicono gli imprenditori settore in un momento in cui si prova a rallentare l'inflazione».

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