Incognita quarta dose. Al momento non vi è alcuna certezza. E mentre il governo italiano ha deciso per il green pass illimitato per i vaccinati o guariti dal virus, i contagi della quarta ondata iniziano a calare. Che sia la coda della pandemia da virus Sars Cov-2? Lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità che parla di un «lungo periodo di tranquillità» che potrebbe essere il preludio della fine della pandemia. Questo, grazie a tre ingredienti di questa ricetta: l’alta percentuale di persone vaccinate, la variante Omicron meno aggressiva delle precedenti, la fine dell’inverno. Il direttore regionale dell'Oms Hans Kluge ha parlato di un «cessate il fuoco che potrebbe portarci ad una pace duratura» con la Covid-19, anche perché nel frattempo va tenuto in considerazione il «grande capitale accumulato in termini di immunità naturale e derivata dal vaccino».
Quarta dose sì o no?
La situazione è fluida, ma si va delineando uno scenario in cui potrebbe essere destinata solo ai più fragili. Dopo le campagne avviate in Danimarca, Ungheria e Spagna, in Germania la commissione specializzata sui vaccini Stiko ha consigliato il secondo booster per i più esposti: gli ultrasettantenni che vivono in case di cura, le persone con il sistema immunitario debole e il personale medico che ha contatti con fasce a rischio.
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«Attualmente le prove sono insufficienti per sostenere una raccomandazione di una seconda dose di richiamo del vaccino anti covid sulla popolazione generale.
La ricetta di Israele
Intanto Israele è il primo Paese al mondo a somministrare la quarta dose che ha deciso che la fornirà agli over 18 ma solo a quelli le cui condizioni mediche lo richiedano o che siano a grande rischio per gli effetti del virus. Sarà dunque somministrato in casi specifici e solo a distanza di almeno 4 mesi dalla terza dose. Prima di ora, la quarta iniezione in Israele era riservata agli over 60: ad oggi sono oltre 600mila le persone che l’hanno avuta.