Matrimoni e cerimonie, il grido d'allarme del settore: "Restrizioni devastanti, disdette a valanga”

Matrimoni e cerimonie, il grido d'allarme del settore: "Restrizioni devastanti, disdette a valanga”
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Martedì 13 Ottobre 2020, 14:09

Con una nota ufficiale inviata al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, Confcommercio Puglia chiede di sostenere in sede di coordinamento Stato Regioni le forti preoccupazioni espresse - a seguito del nuovo DPCM per l'emergenza Covid-19 - dalle aziende del settore matrimoni e cerimonie, un settore già pesantemente colpito dalla crisi causata dal lockdown.

“Alla luce delle norme previste dal DPCM appena pubblicato - si legge in un comunicato -, le nuove restrizioni imposte alle attività economiche, tra cui anche alle imprese che si occupano di matrimoni e cerimonie, avranno sicuramente ripercussioni negative e devastanti sull’intero comparto, andando ad intaccare il cuore di tutta l’organizzazione dell’evento. Preoccupazioni nate anche dalle numerose disdette registrate in soli pochi giorni di matrimoni contrattualizzati da diverso tempo e di imminente realizzazione, non appena si era diffusa la sola notizia dell’emanazione di un nuovo DPCM". 

Per Confcommercio, "le perdite economiche subite dalle aziende che si occupano di questo settore sono state già ingenti, nonostante la timida ripresa dei matrimoni celebrati nei mesi estivi, quando per altro, con grossi sacrifici, gli imprenditori hanno applicato in maniera rigorosa tutte le precauzioni previste dalla normativa vigente in termini di prevenzione del contagio da Covid-19, a tutela della salute dei consumatori e dei lavoratori stessi.
Si ritiene che i protocolli definiti nella prima fase dell’epidemia avessero trovato un modus operandi che tenesse in conto l’esigenza di tutela della salute e la salvaguardia del lavoro.

Probabilmente sarebbe stato utile un lavoro di aggiornamento degli stessi e non una semplicistica limitazione del numero di partecipanti agli eventi, che a partire da oggi, nel caso di matrimoni e cerimonie è fortemente ridotta a soli 30 partecipanti".

Secondo i rappresentanti di categoria, “risulta pertanto impensabile l’applicazione delle nuove restrizioni sul numero dei partecipanti a matrimoni e cerimonie, senza che siano state previste azioni di protezione sociale (ammortizzatori sociali, indennizzi, etc.) rivolte a tutti gli attori della filiera, dagli imprenditori del settore banqueting e catering, a quelli della fotografia, dai trasporti al florovivaismo, dai viaggi all’abbigliamento, dal trucco alle acconciature, fino alle location”. 

Con la nota inviata al Presidente Emiliano Confcommercio Puglia intende dunque farsi ancora una volta portavoce delle preoccupazioni degli imprenditori di un settore che, insieme a quello turistico, rappresenta un fiore all’occhiello per lo sviluppo economico di tutto il territorio regionale.

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