Covid, fine dello stato di emergenza. Ecco cosa cambia dal 1° aprile

Covid, fine dello stato di emergenza. Ecco cosa cambia dal 1° aprile
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Marzo 2022, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:02

Dalla mezzanotte del 31 marzo l'Italia non sarà più in stato di emergenza. Addio alle limitazioni covid che da due anni hanno segnato la vita degli italiani e dal 1 aprile entreranno in vigore le nuove norme, in base al decreto varato il 17 marzo dal Cdm, che porteranno alla graduale ripartenza tornando alla normalità post covid (nonostante l'alto numero dei contagi spinti da Omicron). 

Ecco cosa cambia: le tappe da aprile a dicembre

Smart working, dal 1° aprile cosa cambia: proroga, accordi semplificati, Statali. La guida

1 APRILE - L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà. Termina l'obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa in caso di mancato rispetto dell'obbligo vaccinale): a chi ha superato questa soglia d'età sui luoghi di lavoro sarà richiesto solo il pass base.

Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l'obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all'aperto non sarà più prevista l'esibizione di alcun certificato. Per la ristorazione al chiuso «al banco o al tavolo» servirà il pass base. Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi - dove per accedere sarà richiesto il lasciapassare base - sarà possibile occupare il 100% dei posti.

Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell'autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.

1 MAGGIO - Termina l'obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso.

15 GIUGNO - Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell'amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l'obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.

30 GIUGNO - Terminano le modalità di smart working nell'ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto 'lavoro agilè nel settore privato senza l'accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

31 DICEMBRE - L'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA