Coronavirus, Rugani positivo, primo calciatore di serie A. Isolamento per Juve e Inter, sotto osservazione Spal, Brescia e Lione. Cr7 resta a Madeira

Coronavirus, Rugani della Juventus positivo: è il primo calciatore della serie A
Coronavirus, Rugani della Juventus positivo: è il primo calciatore della serie A
di Alberto Mauro
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Mercoledì 11 Marzo 2020, 23:13 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 14:50

Coronavirus, Daniele Rugani della Juventus è positivo al virus: è il primo calciatore della serie A. La Juventus sul suo sito ufficiale ha comunicato: «Il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus-COVID-19 ed è attualmente asintomaticoJuventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui». Juventus e  Inter in isolamento.

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La notizia deflagra in tarda serata, quando ormai il centro sportivo della Continassa è deserto. Il primo caso di coronavirus nella Serie A è un giocatore della Juventus, Daniele Rugani. L’ufficialità arriva con una “comunicazione urgente” sul sito della società bianconera, poco dopo le 23. “Il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al Covid-19 ed è attualmente asintomatico. Juventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui”. Ora cambia tutto, perché il virus ha fatto breccia all’interno di uno spogliatoio monitorato quotidianamente con misure di sicurezza all’avanguardia come quello della Juventus, e la squadra è nel panico. Ma non solo: anche i dirigenti, magazzinieri, fisioterapisti, ragazzi delle giovanili, avversari e tutti i dipendenti che abitualmente hanno contatti con i giocatori. Un fulmine a ciel non troppo sereno per la verità, un precedente che potrebbe avere ripercussioni immediate sulla routine quotidiana alla Continassa (gli allenamenti) ma anche i prossimi impegni in calendario: Juventus – Lione, prevista martedì prossimo. Al momento Rugani sta bene – assicurano in società – ma è scosso dalla notizia, mentre la Juve si è mossa immediatamente, avviando i protocolli sanitari previsti, informando le competenti autorità e le ultime avversarie: Brescia, Spal, Lione e Inter. E proprio i nerazzurri sono in quarantena, proprio come la Juventus, per limitare le conseguenze di eventuali contagi. “FC Internazionale Milano rende noto che, a seguito del comunicato di Juventus FC riguardo alla positività del calciatore Daniele Rugani al Covid-19, viene sospesa ogni attività agonistica sino a nuova comunicazione. Il club si sta attivando per predisporre tutte le procedure necessarie”. E presto potrebbero prendere provvedimenti simili anche le altre squadra contro cui ha giocato la Juventus nell’ultimo mese, scatenando un effetto domino che finirebbe per coinvolgere l’intera Serie A, comunque ferma fino ad aprile, e complicando i piani di Sarri.


I compagni di Rugani hanno accolto la notizia a Torino, dopo la seduta di allenamento giornaliera alla Continassa, mentre Ronaldo, è addirittura in fuga, nella sua villa al mare da 7,2 milioni. Da Funchal segnalano il suo sbarco in grande stile, con aereo privato, insieme a Georgina, figli, babysitter e scorta di bagagli/vestiti per settimane. E’ arrivato lunedì, giusto in tempo per il compleanno della sorella e per riabbracciare la madre Dolores, colpita da ictus cerebrale pochi giorni da, e dopo due giorni di permesso probabilmente prolungherà la sua vacanza fino a quando la situazione in casa Juve non si sarà stabilizzata, in attesa di sviluppi certi prima di prendere una decisione definitiva, al netto della famiglia che rimarrà sicuramente a Madeira fino a fine pandemia. I 20 gradi abbondanti e la brezza marina di Funchal sono un piano di fuga piuttosto allettante, e il comunicato della società bianconera nella giornata di ieri non dava certezze: “Cristiano Ronaldo non si è allenato e rimane a Madeira in attesa di sviluppi legati all’emergenza sanitaria attualmente in corso”. E a questo punto è difficile prevedere quando lo rivedremo a Torino.
Alberto Mauro

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