Coronavirus, a Pechino contagi in aumento: altri 10 quartieri in quarantena. New York rischia un nuovo lockdown

Coronavirus, a Pechino contagi in aumento: altri 10 quartieri in quarantena. New York rischia un nuovo lockdown
Coronavirus, a Pechino contagi in aumento: altri 10 quartieri in quarantena. New York rischia un nuovo lockdown
5 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Giugno 2020, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 09:52

Nel mondo i numeri da Covid-19 continuano a salire. Ma in queste ore la città che più preoccupa è Pechino, dove il contagio non si ferma. Anzi, corre. La città cinese ha registrato 36 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore. Per questo motivo, altre dieci aree residenziali sono state messe in quarantena. Lo rende noto oggi il sindaco della capitale cinese Gli ultimi casi di contaminazione sono stati scoperti in un mercato all'ingrosso nel nordovest di Pechino, nel distretto di Haidian, dopo che la scorsa settimana era già stato chiuso il gigantesco mercato di prodotti freschi di Xinfadi nel sud della metropoli cinese, nel distretto di Fengtai: 11 le aree residenziali messe in quarantena in quella zona. Nelle ultime 24 ore sono stati 49 in totale i nuovi casi di coronavirus in tutta la Cina, compresi i 36 della capitale. Diverse città del paese ora consigliano ai loro residenti di evitare viaggi a Pechino. Tre dei nuovi casi sono stati registrati nella vicina provincia dello Hebei. Gli altri dieci sono persone provenienti da paesi stranieri. A livello nazionale sono stati contati anche 18 casi senza sintomi, che il governo cinese non include nelle sue statistiche totali. In totale la Cina ha contato ufficialmente dall'inizio dell'epidemia oltre 83.000 casi di contagio, di cui 4.634 mortali.

Coronavirus. Vaccino di Pomezia, 10 giorni per le prime risposte ai test. In campo anche Usa e Cina

Stati Uniti. I morti per il virus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 382. È quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, secondo la quale i decessi totali sono 115.729. Addirittura il governatore di New York, Andrew Cuomo, minaccia di chiudere nuovamente Manhattan e gli Hamptons, la località di mare vicino alla Grande Mela rifugio dei milionari della città. Cuomo usa parole dura per descrivere le immagini di assembramenti e le migliaia di denunce presentate per il mancato rispetto delle regole imposte per la riapertura dopo il coronavirus. Parole che mandano su tutte le furie il sindaco di New York, Bill de Blasio: «imprigionare la gente» non è la risposta, «dobbiamo trovare un equilibrio fra la sicurezza e la necessità delle aziende di riaprire», dice de Blasio tramite un suo portavoce.

Rave illegali dopo lockdown nel Regno Unito: un morto, uno stupro e 3 ragazzi accoltellati. Video

America Latina. La pandemia continua a registrare nelle ultime 24 ore in America Latina una crescita dinamica sia dei contagi, giunti a 1.646.746 (+46.026), sia dei morti, aumentati a 79.602 (+1.642). È quanto emerge oggi da una elaborazione statistica sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile, Paese leader nella regione e secondo più colpito al mondo dietro gli Stati Uniti, ha registrato una crescita più moderata rispetto alla media dell'ultima settimana, forse per la festività domenicale, fissando i contagiati a 867.624 (+17.110) ed i morti a 43.332 (+612). Seguono Perù (229.736 e 6.688) e Cile (174.293 e 3.323), mentre altri sei paesi della regione (Messico, Ecuador, Colombia, Argentina, Repubblica Dominicana e Panama) confermano il difficile momento latinoamericano con contagi superiori ai 20.000 e morti oltre 400. 

Neo-mamme più a rischio depressione e ansia per effetto della pandemia


Panama. Le autorità di Panama sono in allarme perché, nonostante la popolazione stia osservando una stretta quarantena da circa due mesi e mezzo, nella giornata di sabato - il suo picco storico nella pandemia - ha registrato 212 casi di contagio per milione di abitanti. Per fare un esempio, nella giornata picco dell'Italia, che è stata il 21 marzo, furono registrati 6.557 contagi, ossia 109 casi per milione di abitanti. Nella classifica dei 34 paesi e territori latinoamericani, Panama occupa il nono posto, con 20.686 casi di contagio, per i quali vi sono poi stati 1.667 morti. Al riguardo l'infettivologo Néstor Sosa ha dichiarato che «è sorprendente il comportamento del virus nel Paese, perché nonostante le misure di controllo adottate, la buona capacità diagnostica e un'équipe tecnica molto capace, non siamo riusciti a controllare il virus».

Sostanza naturale ferma il Covid: studio Napoli-Perugia, efficace quando carica virale non è alta

Pakistan. Il ministro della pianificazione pachistano Asad Umar ha detto che il numero di casi di covid-19 nel Paese potrebbe raddoppiare da qui a fine giugno e superare gli 1,2 milioni entro fine luglio. In Pakistan ci sono ufficialmente circa 140.000 casi, finora, e attorno ai 2.700 morti. Tuttavia le misure di distanziamento e di igiene contro la malattia vengono largamente ignorate dalla cittadinanza, e il numero dei test resta molto basso. «Gli esperti stimano che il numero dei casi confermati arriverà a 300.000 da qui a fine giugno, se continuiamo ad ignorare le regole base di comportamento e a prendere il problema alla leggera», ha detto Umar, che fa parte della squadra governativa per la lotta al coronavirus. «Temiamo si possa arrivare a 1,2 milioni di casi a fine luglio».

Virus Usa, New York riapre dopo 2 mesi di lockdown: tornano a lavoro 400mila persone

Egitto. Riprenderanno dal 1° luglio i voli da e per l'Egitto, e riparte, con molta cautela, la stagione turistica. Lo ha detto, secondo quanto riferisce l'agenzia Mena, il ministro egiziano dell'aviazione civile, Mohamed Manar, annunciando la ripresa dei collegamenti con i Paesi che a loro volta apriranno i loro aeroporti da qui al prossimo mese. Riapriranno anche gli alberghi, costretti a dimezzare il numero degli ospiti per garantire sicurezza e distanziamento. L'operatività degli aeroporti riprenderà gradualmente - ha aggiunto il ministro -. «Gli aerei saranno completamente sterilizzati e disinfettati ad ogni tratta. L'uso di mascherine è obbligatorio per passeggeri ed equipaggio. Disinfettanti, guanti e maschere saranno forniti a bordo dell'aereo», ha detto. Mascherine obbligatorie anche in aeroporto, dove si dovrà rispettare anche il distanziamento e misurata la temperatura. Prima di salire sull'aereo nello scalo di partenza, il viaggiatore deve firmare una dichiarazione relativa ai suoi contatti e al suo stato di salute. I viaggiatori provenienti da paesi dichiarati dall'Organizzazione mondiale della sanità come paesi a rischio dovranno portare con sè il risultato di test effettuati entro le 48 ore precedenti alla data della partenza.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA