Cassino, violentata dal padre a 14 anni: l'uomo trovato impiccato

Frosinone, trovato impiccato l'uomo accusato di aver violentato la figlia
Frosinone, trovato impiccato l'uomo accusato di aver violentato la figlia
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 22 Gennaio 2018, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 21:41

Non ce l'ha fatta. E' stato trovato impiccato alla grata della chiesa di San Tommaso a Roccasecca, in provincia di Frosinone l'uomo di 53 anni accusato di aver violentato la figlia.
A trovarlo, secondo i primi racconti, sarebbe stato il parroco o qualcuno tra i fedeli. Sul posto i carabinieri della compagnia di Pontecorvo e i coleghi della stazione di Roccasecca. Il Gip del Tribunale di Cassino, aveva allontanato l'uomo dalla casa familiare dopo la rivelazione chioc della figlia 14enne in un tema scritto a scuola.

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«Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di dirle» era il titolo del tema. Su un banco di scuola, davanti alla professoressa di Italiano, ha raccontato sei mesi di abusi cui il padre la costringeva, a casa, quando rimanevano da soli. In quel tema, Giulia scrive: «Sono stata stuprata da papà, la prima volta fu un giorno in cui non mi sentivo molto bene e non sono andata a scuola. Così, ogni volta che rimanevamo io e lui da soli, a casa, anche per 5 minuti, risuccedeva».

NON HA RETTO Ha scelto una chiesa, quella di San Tommaso d'Aquino, per porre fine alla sua vita e a una storia drammatica che lo vedeva accusato di abusi da parte di sua figlia, appena 14enne. Così un agente di polizia penitenziaria, 54 anni, si è impiccato alle grate della chiesa a Roccasecca in provincia di Cassino. Il dramma nella famiglia, moglie, marito e 5 figlie, tre minorenni, era esploso dopo la confessione della figlia 14enne affidato ad un tema in cui ha raccontato le presunte violenze da parte del padre. Parole terribili che hanno portato alla denuncia del padre che era sottoposto alla misura del braccialetto elettronico e al divieto di avvicinamento alla famiglia.

«Sono state dette tante cose non vere: quello che avete detto ieri e l'altro ieri l'hanno portato a questo»: grida oggi tra le lacrime la moglie travolta da un dramma troppo grande e duro da accettare. «È una vicenda triste con un epilogo ancora più triste - spiega l'avvocato della donna Emanuele Carbone-. La notizia del suicidio è un ulteriore trauma per la famiglia che ora prova rabbia e dolore». Una notizia che i familiari hanno appreso dai media. Secondo quanto raccontato dalla ragazzina e quanto sarebbe emerso dalle indagini l'uomo aveva cominciato ad abusare della figlia minorenne la scorsa estate.

Per mesi la ragazza ha tenuto tutto per sé fino a quando, poco prima delle vacanze di Natale, ha deciso di approfittare di un tema a scuola per sfogarsi e raccontare l'incubo che stava vivendo. Violenze in casa, quando la mamma non c'era. «Non restare sola con papà», l'aveva avvertita la madre che avrebbe raccontato di un episodio simile nei confronti di un'altra delle cinque figlie. L'avvocato Carbone però parla di «un approccio respinto dalla figlia maggiore oltre vent'anni fa». E oggi la moglie sembra difendere il marito, «è tutto da provare», un uomo che in passato aveva sofferto di dipendenza dall'alcol e dal gioco d'azzardo.

L'uomo, dopo l'ordinanza del gip di allontanamento dalla casa familiare con braccialetto elettronico, aveva deciso di stare dal fratello che oggi sarebbe stato sentito dagli investigatori. La notizia del suicidio ha travolto la comunità di Roccasecca, già sotto shock per le rivelazioni degli abusi finite sulle prime pagine di tutti i giornali. «Siamo tutti scioccati. Nella piazza del municipio si rincorrono le voci del suicidio, tutti guardano attoniti alla chiesa di San Tommaso, in cima al monte Asprano. »Sono tanto, tanto arrabbiata - dice la moglie mentre lascia l'obitorio accompagnata dalle due figlie più grandi -. Non si sapeva ancora se era vero«. Parole pesanti che però non trovano riscontro nell'ordinanza. Il giudice spiega infatti che non emergono circostanze »per dubitare sull'attendibilità delle agghiaccianti« confidenze della minore. Ora si attende l'autopsia. La famiglia intanto »sta organizzando funerali dignitosi«, spiega l'avvocato. Forse per provare a seppellire l'incubo e il dolore.

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