Controlli sugli aumenti anche di pane e pasta. La richiesta arriva dai consumatori del Codacons che hanno presentato un esposto all'Antitrust chiedendo ispezioni di Nas e Guardia di Finanza.
La richiesta dei consumatori
Non solo caro benzina dunque, ma i rincari raggiungono prezzi da capogiro: il prezzo medio del pane si attesta a 5,31 euro al kg. L'inflazione al 5,7% «si traduce in una stangata pari a +1.751 euro annui per la famiglia tipo» e raggiunge «quota +2.275 euro per un nucleo con due figli».
Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat sull'inflazione di febbraio, sostenendo che «la crescita dei listini al dettaglio non può essere giustificata solo dal caro bollette - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Il timore concreto è che si stiano registrando in questi giorni forti speculazioni sui prezzi che sfruttano il conflitto per aumentare in modo del tutto ingiustificato i listini di beni di largo consumo come pane e pasta».
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Per questo dopo i carburanti, fa sapere la stessa associazione, il Codacons ha presentato un esposto ad Antitrust e 104 Procure della Repubblica anche in merito ai rincari di pane e pasta, chiedendo ispezioni di Nas e Guardia di Finanza, «per capire in quale dei passaggi della filiera si annidino speculazioni». «Mentre le quotazioni di grano duro e grano tenero sono in diminuzione sui mercati internazionali, i prezzi dei prodotti derivati risultano in forte aumento nel nostro Paese», sottolinea Rienzi.
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