Bray scioglie la riserva: «Non mi candido a sindaco di Roma»

Bray scioglie la riserva: «Non mi candido a sindaco di Roma»
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Domenica 13 Marzo 2016, 17:20
La riserva dell'ex ministro è stata sciolta questa mattina. Massimo Bray dice no alla candidatura a sindaco di Roma. L'annuncio in un lungo post sulla sua pagina Facebook.
L'ex ministro ai Beni culturali, direttore generale della Treccani, era dato come possibile outsider alle comunali romane dopo il risultato non proprio esaltante in termini di partecipazione delle primarie.
Il suo nome era dato in alternativa a quello dell'ex sindaco Marino, ma a giocargli contro - cosa non nuova - c'era anche il presunto appoggio di Massimo D'alema, ritenuto da alcuni il manovratore occulto della sua candidatura. Nonostante il gradimente di una parte della sinistra romana e dei cittadini che avevano anche organizzato una raccolta firme, Bray ha dunque annunciato il suo passo indietro: «Ringrazio le donne e gli uomini che in questi giorni mi hanno chiesto di candidarmi alle elezioni per sindaco di Roma - ha scritto sul suo profilo -. Ringrazio le ragazze e i ragazzi che in forme differenti mi hanno sostenuto con entusiasmo, fatto sentire la loro stima sincera, l'amicizia fatta di valori e di passioni ma, in una situazione in cui sarei un ulteriore elemento di divisione, non sarò candidato alle prossime elezioni amministrative.
La difficoltà di questa scelta - ha proseguito - si accompagna alla consapevolezza di aver sempre deciso autonomamente, in assoluta indipendenza e libero da quelle dinamiche di cui sembrano soffrire la politica e i partiti e che ritengo siano tra le cause della sempre maggiore lontananza dei cittadini dalla partecipazione attiva alla vita pubblica. Al contrario un progetto per rigenerare Roma deve basarsi sulla capacità di ascolto e di dialogo, sulla centralità della cultura, sui valori di libertà e sulla politica dei grandi ideali, scelte fondamentali, antidoti a quelle prepotenti pulsioni illegali che hanno assunto carattere dominante».

 
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