Bonus trasporti e facciate, Superbonus 110% (che scende al 90), smart working per genitori di under 14: tutte le misure non rinnovate in Manovra

La Legge di Bilancio è stata approvata alla Camera e quindi trasmessa al Senato: il calendario di Palazzo Madama prevede la convocazione dell'Assemblea il 27 dicembre alle 14

Bonus trasporti e facciate, Superbonus 110%, smart working per genitori di under 14: tutte le misure non rinnovate in Manovra
Bonus trasporti e facciate, Superbonus 110%, smart working per genitori di under 14: tutte le misure non rinnovate in Manovra
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Domenica 25 Dicembre 2022, 21:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 08:34

Addio al bonus trasporti, addio allo smart working per i genitori di ragazzi under 14, addio al bonus facciate e a quello per tv e decoder. Soprattutto addio al Superbonus al 110% per tutti, una delle misure simbolo della lotta alla crisi post-pandemia, ma anche dei continui ritocchi e correzioni necessari per mettere a punto un incentivo che ha movimentato l'intera economia italiana, costando però miliardi alle casse dello Stato. Ecco tutte le misure non rinnovate nella Manovra.

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BONUS TRASPORTI 

Il bonus da 60 euro per l'acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici o al trasporto ferroviario è valido fino al 31 dicembre 2022, poi scomparirà.

Nato con il decreto Aiuti e rifinanziato con il bis e il ter per far fronte al caro-carburanti ed incentivare il ricorso al trasporto pubblico, il contributo è destinato a chi ha un reddito personale inferiore a 35 mila euro (anche ad esempio i figli a carico).

BONUS FACCIATE

Addio alla detrazione pensata per "rendere più belle" le città italiane, finita al centro delle polemiche per le molte frodi accavallatesi con quelle del Superbonus. L'agevolazione è nata con la legge di bilancio 2020 con uno sconto fiscale pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, ed è poi scesa al 60% per le spese del 2022. L'obiettivo era favorire gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone.

SUPERBONUS

Dal primo gennaio il 110% generalizzato andrà in pensione. Per i condomini la detrazione scenderà al 90% a meno che l'assemblea non abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas non sia stata presentata entro il 31 dicembre, o abbia deliberato dal 19 al 24 novembre 2022 ma presentando la Cilas entro il 25 novembre. Per le case unifamiliari (le cosiddette villette) nelle quali al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo, varrà ancora il 110% fino al 31 marzo 2023. Al di là dell'avanzamento dei lavori, le villette rigorosamente prima casa il cui proprietario abbia un «reddito di riferimento» non superiore a 15.000 euro potranno invece usufruire del bonus al 90% fino al 31 dicembre 2023.

BONUS TV E DECODER

Nonostante qualche prima ipotesi di proroga, il contributo per l'acquisto di televisori e decoder adatti ai nuovi standard di trasmissione Dvbt-2/Hevc non è stato rinnovato con la legge di bilancio 2023. Il bonus, fino ad un importo massimo di 50 euro, può essere richiesto dalle famiglie con Isee fino a 20 mila euro.

SMART WORKING PER I GENITORI DI UNDER 14 

Il lavoro agile resta un'opzione concreta fino al 31 marzo del prossimo anno solo per i lavoratori fragili. Archiviata l'esperienza della Dad, con il ritorno alla normalità post-emergenza Covid, scomparirà invece la possibilità di ricorrervi, senza accordo aziendale, anche per i lavoratori con figli sotto i 14 anni.

OPZIONE DONNA 

L'anticipo pensionistico riservato alle lavoratrici non sarà più quello conosciuto finora. Resta il requisito dei 35 anni di contributi, cambia quello anagrafico: da 58-59 anni si sale a 60 (che scendono solo in caso di figli). La platea è ridotta solo a caregiver e invalide. Le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi potranno ancora andare in pensione a 58 anni, al di là del numero dei figli.

SCUDO PENALE

Non passa - fra le proteste delle opposizioni e le le divisioni all'interno della stessa maggioranza - il tentativo di introdurre nella legge di bilancio una sorta di moratoria per i reati fiscali. L'ipotesi iniziale riguardava i reati come l'omessa dichiarazione (che nei casi gravi prevede una pena fino a tre anni) e la dichiarazione infedele (anche in questo caso la pena è fino a tre anni). Restavano escluse le frodi.

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