Bonus luce e gas, ecco le novità in arrivo: come funzionano e a chi spettano gli aiuti

I nuovi aiuti in arrivo
I nuovi aiuti in arrivo
di Roberta Amoruso
5 Minuti di Lettura
Sabato 5 Novembre 2022, 19:04

L’obiettivo del governo è rafforzare gli aiuti alle famiglie più in difficoltà. è questo il principale obiettivo del Decreto in arrivo che oltre a confermare gli aiuti già esistenti dovrebbe ritoccare il meccanismo del bonus sociale. Il governo Meloni punta ad allargare la platea dei destinatari e a superare la soglia dei 6 milioni di beneficiari. Ma è diventato cruciale anche che questo aiuti arrivi direttamente alle famiglie senza bisogno di compilare carte e certificazioni. Ecco perché è allo studio anche l’ipotesi di sganciare il bonus luce e gas dalla presentazione dell’Isee che fotografa la situazione patrimoniale del nucleo famiglia. Un’operazione non facile visto che agganciare il bonus al reddito individuale non permette di cogliere lo stato del nucleo familiare.

IL BONUS ATTUALE

Il bonus luce e gas attualmente in vigore resterà fino al 31 dicembre 2022, così come tutte le altre iniziative che erano state introdotte dal Governo Draghi per contrastare gli incrementi di luce e gas. Tra le novità, ci potrebbe essere un ulteriore rafforzamento del bonus bollette 2022, che diventerà un bonus senza Isee. Si sta studiando, dunque, una procedura che permetta di raggiungere chi ha veramente bisogno di un aiuto dallo Stato e di rendere il contributo del tutto automatico.

COME FUNZIONA

Il bonus bollette 2022 è stato introdotto per la prima volta dall’articolo 30 del decreto Rilancio. È stato poi riproposto dalla legge di Bilancio 2022, inizialmente solo per il primo trimestre 2022 e successivamente prorogato fino a fine anno. Oggi il bonus luce e gas 2022 spetta alle famiglie che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio economico, ovvero a chi: - ha un reddito ISEE non superiore a 12mila euro annui; - per i nuclei familiari numerosi (che hanno almeno 4 figli a carico), l’Isee non dovrà essere superiore a 20mila euro annui; - sia fruitore di pensione o reddito di cittadinanza. Uno dei componenti del nucleo familiare Isee dovrà essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale attivo, con tariffa per usi domestici o per uso domestico residente, altrimenti non potrà ricevere il bonus.

GLI ALTRI AIUTI

Al bonus sociale si aggiungono altri aiuti approvati nell’ultimo anno. Alcuni esempi sono, la riduzione dell’IVA al 5% sul gas per le utenze domestiche e non domestiche; il pagamento delle bollette fino a 10 rate mensili (attivo nel primo semestre 2022); il blocco delle modifiche unilaterali da parte dei fornitori, valido fino ad aprile 2023; l’eliminazione degli oneri generali di sistema per le utenze a bassa tensione con potenza fino a 16,5 kW; e l’azzeramento degli oneri generali di sistema sul gas, per le utenze domestiche e non domestiche. I bonus sociali luce e gas non devono essere richiesti: bisognerà compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per richiedere l’Isee da presentare. Si riceverà così l’importo del bonus previsto direttamente sulla bolletta di luce e gas, dove sarà applicato sotto forma di sconto (non sono dunque previsti assegni mensili o accrediti diretti sul conto corrente).

IL BONUS ELETTRICO PER DISAGIO FISICO

Oltre al bonus elettrico per disagio economico, esiste anche un bonus elettrico per disagio fisico.

Quest’ultimo spetta di diritto a chi necessita di apparecchiature medico-terapeutiche, alimentate ad energia elettrica per il sostentamento in vita. Questo incentivo è cumulabile con il bonus sociale luce e gas per disagio economico. Il contributo non è legato a un tetto Isee. Tuttavia, sarà necessario farne richiesta presentando un certificato redatto dall’ASL in cui siano contenuti i seguenti dati: - patologia per la quale sono necessarie le apparecchiature; - tipologia di apparecchiature utilizzate; - indirizzo in cui vive il soggetto in condizioni di disagio fisico; - data di inizio utilizzo delle apparecchiature mediche. Tale richiesta dovrà essere presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato), oppure un altro ente designato dal Comune.

CACCIA ALLE OFFERTE CONVENIENTI

Un modo certo per ridurre la bolletta è ridurre i consumi prestando attenzione al modo in cui si utilizzano gas e luce in casa. Ma è utile anche tenere sotto controllo le offerte migliori sul mercato attraverso il porta Offerte dell’Arera per individuare quelle più convenienti. Per chi si trova sul mercato tutelato è ha incassato un anno di aumenti pesanti sono in arrivo buone notizie. Le nuove tariffe che l’Arera definirà ad horas dovrebbero vedere una sostanziale conferma dei prezzi definti per il trimestre luglio-settembre )Nomisma Energia stima un rincaro del 5%), mentre è atteso un calo per i prezzi dell’elettricità da pagare a partire da gennaio. Chi invece si trova di questi tempi a dover rinnovare il contratto sul dovrà fare attenzione alla scelta della tariffa. Chi nel 2021 e nel 2022 si è trovato a pagare una tariffa fissa, ha certamente evitato il salasso scattato da luglio 2021, pagato a caro prezzo sul mercato tutelato nonostante gli aiuti del governo. Ora però i prezzi stabiliti due anni fa sono lontani. E quindi avverte Consumerismo No Profit, oggi sul mercato libero del gas il prezzo di fornitura per le offerte a prezzo variabile ha raggiunto quota 2.400 euro annui a famiglia, con un aumento di circa +1.200 euro rispetto al 2021, mentre i contratti a prezzo fisso hanno oramai superato il tetto dei 5.000 euro annui a nucleo, con un incremento di +3.600 euro rispetto al 2021. I rincari dell’energia, tuttavia, non incidono allo stesso modo su tutte le famiglie, dice l’Associazione che chiede una rimodulazione degli aiuti, non più a pioggia, ma destinati ai più bisognosi. In base alle stime di Consumerismo su una famiglia con reddito annuo fino a 20mila gli aumenti di luce e gas hanno determinato un impatto sui bilanci fino al 25%, mentre per una famiglia con indicatore Isee fino a 100mila euro l’impatto è stato inferiore al 5%. «È evidente che chi oggi apre un contratto sul mercato libero subisce condizioni economiche nettamente sfavorevoli, e spende sensibilmente di più rispetto allo scorso anno – spiega il presidente Luigi Gabriele – Tutte le famiglie, indistintamente dal reddito, hanno ricevuto gli stessi aiuti in bolletta da parte dello Stato, anche se una parte degli italiani deve rinunciare a carne e pesce per arrivare a fine mese mentre un’altra, quella più benestante, gode delle stesse agevolazioni sulle bollette pur potendo permettersi di pagarle».

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