Bonus casa con detrazioni fiscali del 110%: boom di richieste

Boom di richieste per il Bonus casa sulle ristrutturazioni in edilizia
Boom di richieste per il Bonus casa sulle ristrutturazioni in edilizia
di Alessandro Garbo
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Domenica 14 Giugno 2020, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 12:15
ROVIGO - S’impennano, in provincia di Rovigo, le domande per il bonus edilizia e ristrutturazione. Ance Veneto e Cna hanno ricevuto centinaia di richieste, da aziende e nuclei familiari. Cna sta studiando campagne di informazione per le famiglie e webinar rivolti agli imprenditori. E’ stato ribattezzato Bonus Casa 2020: stabilisce le regole per ottenere una detrazione fiscale del 110%, spalmata nell’arco di cinque anni, per i lavori di ristrutturazione effettuati tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2021. E’ il punto di svolta per rilanciare un intero settore, già provato dall’emergenza Coronavirus.
I COSTRUTTORI
Paolo Ghiotti, presidente di Ance Veneto, commenta: «L’interesse è elevatissimo, studi tecnici e imprese continuano a ricevere telefonate. Siamo in attesa dei decreti attuativi definitivi, entro fine giugno saranno stabilite le regole chiare. Molti sperano che siano le imprese edili ad assorbire il credito, ma le aziende non possono portarlo in detrazione, perché le imprese hanno bisogno di liquidità per pagare i dipendenti e il materiale edile. Il bonus edilizia rimane un ottimo strumento, che può creare un indotto nazionale e migliorare il Pil. Teniamo conto che solo in Polesine il settore dell’edilizia ha perso un’ottantina di milioni in pochi mesi a causa dell’emergenza sanitaria».
Ance Veneto ha già formulato ulteriori proposte: «Abbiamo chiesto che la scadenza della defiscalizzazione venga posticipata da dicembre 2021 a fine 2023, perché in Italia occorre più tempo per elaborare un progetto, mettere d’accordo i committenti e trovare l’impresa che fare i lavori», afferma il presidente Paolo Ghiotti.
ASSOCIAZIONI MOBILITATE
Il direttore Cna Padova e Rovigo Matteo Rettore conferma il grande interesse, in Polesine, per il Bonus ristrutturazione: «In questi giorni stiamo ricevendo moltissime sollecitazioni, sia da parte dei privati che dalle famiglie. Ci sono alcuni aspetti ancora non chiari ai consumatori, promuoveremo una campagna di informazione. Al momento non abbiamo i dati sulle ricadute occupazionali per il Polesine, ma c’è molta aspettativa. Lunedì (domani, ndr) proporremo un webinar dedicato agli imprenditori di Rovigo e Padova, per fornire nuove indicazioni. Stiamo cercando forme di collaborazione con i vari Ordini, come periti elettrici, geometri, ingegneri e architetti». Rettore precisa: «Per poter accedere all’ecobonus al 110%, la casa o l’appartamento deve fare un doppio salto di classe energetica. Gli interventi non riguardano solo la parte impiantistica, ma anche i lavori ai cappotti e alle finestre. Poi bisognerà analizzare la parte relativa allo sconto in fattura. E, su questo argomento, stiamo ragionando con le banche per la cessione del credito fiscale». Per Cna sono giorni decisivi: «Stiamo aspettando la circolare dell’Agenzia delle entrate, contenente le ultime precisazioni. Come associazione di categoria metteremo a disposizione una serie di convenzioni per calmierare i costi, che altrimenti rischiano di ripercuotersi sui consumatori».
SECONDE CASE
Il Governo sta valutando di estendere le misure del Bonus alle seconde case. Così potrebbero aumentare le richieste per le strutture edilizie in Polesine, magari sul litorale. «Sappiamo che c’è questa possibilità - conferma Rettore - c’è una valutazione di riconversione del decreto, da applicare alle seconde abitazioni. Inoltre, come Cna, abbiamo proposto di aumentare la percentuale di sconto fiscale anche sui provvedimenti non compresi dall’ecobonus. Speriamo che l’abbattimento o la ricostruzione dei muri possa salire, dal 35-40% fino al 45-60% di detrazione».
 
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