Esodo del 25 aprile con il caro-benzina: punte di 2 euro/litro in autostrada

Esodo del 25 aprile con il caro-benzina: punte di 2 euro/litro in autostrada
Esodo del 25 aprile con il caro-benzina: punte di 2 euro/litro in autostrada
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 10:50

Puntuale come la pioggia d'autunno, arriva il caro benzina in occasione dei ponti festivi degli italiani. Sulle autostrade, ma anche in alcuni impianti delle grandi città, i prezzi schizzano oltre la soglia psicologica dei 2 euro al litro, come emerge dall'Osservatorio carburanti del Mise al quale vengono comunicati i dati in tempo reale. Percorrendo l'A1 Milano-Napoli, il listino prezzi per il servito segna 2,07 euro al litro a Montepulciano Est, 2,051 euro al litro ad Arno ovest (Firenze), 2,01 euro a Casilina Est (Frosinone), 2,071 a San Pietro (Napoli), 2,020 San Zenone est (Milano). 

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Certo non è una soglia superata in modo generalizzato ma, se si è sfortunati, a Napoli città si arriva a pagare fino a 2,05 euro al litro in modalità servito e 2,04 euro in modalità self, a Roma fino a 2,01 euro al litro per essere serviti mentre a Milano l'asticella si ferma a 1,99 euro al litro. Sui rincari, spiegano gli analisti, non pesa ancora l'inasprimento delle sanzioni americane all'Iran ma le compagnie petrolifere di solito - è l'accusa che arriva tradizionalmente dalle associazioni dei consumatori - incorporano anticipatamente i previsti aumenti del petrolio sui mercati internazionali. Le quotazioni del greggio si mantengono vicino ai massimi da sei mesi a questa parte, a 66,36 dollari al barile. Secondo il Quotidiano energia le ultime compagnie a ritoccare i prezzi in ordine di tempo sono state Eni, Ip e Italiana Petroli con rialzi di un centesimo per benzina e diesel. Le medie sono ovviamente sotto i due euro. Il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,618 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,618 a 1,633 euro al litro (no-logo a 1,598). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,508 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,509 a 1,518 euro(no-logo a 1,486).

Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,750 euro al litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,721 a 1,820 euro al litro (no-logo a 1,643), mentre per il diesel la media è a 1,643 euro al litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,628 a 1,725 euro al litro (no-logo a 1,531). Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,663 euro al litro (no-logo a 0,632). «Un pieno di gasolio costa oggi circa 5,5 euro in più rispetto ad aprile 2018 (+4 euro la benzina) e il rincaro alla pompa raggiunge quota +7% su base annua», denuncia il Codacons, sottolineando che si tratta di «aumenti che rendono sempre più salati i ponti del 25 aprile e dell'1 maggio» con 6,5 milioni di italiani che vengono stimati in viaggio per il ponte della Festa della Liberazione.

Sul banco degli imputati per il caro benzina finisce il vicepremier Matteo Salvini. L'Aduc chiede, infatti, dove sia finita la sua promessa circa la cancellazione delle accise sul carburante. «Nel primo Consiglio dei Ministri del Governo Salvini cancelleremo 7 Accise sulla benzina, e finalmente in Italia non pagheremo più il carburante più caro d'Europa», ricorda l'associazione dei consumatori, citando le parole del vicepremier leghista.

Quello attuale «non è proprio il governo Salvini», puntualizza l'Aduc, ma domanda comunque cosa sia successo. «Perché l'impegno di Salvini non è andato a segno?», chiede l'Aduc, sottolineando che «non solo non si è tenuto fede a questo impegno, ma la situazione è peggiorata, anche molto». E l'associazione sottolinea, infine, che le imposte sul costo della benzina alla pompa sono in una forbice di costi che vanno dal 60 al 70% del prezzo finale.

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