Attacchi Parigi, Alfano: «700 militari a Roma e spazio aereo interdetto per tutto il Giubileo»

Attacchi Parigi, Alfano: «700 militari a Roma e spazio aereo interdetto per tutto il Giubileo»
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Sabato 21 Novembre 2015, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 21:48
«I nostri fratelli sono stati colpiti per la seconda volta in un anno, il governo dice che ci sentiamo colpiti insieme ai nostri fratelli francesi e reagiremo uniti, reagiremo insieme». Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nella sua informativa di oggi alla Camera sui fatti di Parigi.



«Lavoreremo per snidare terroristi ovunque cerchino di infiltrarsi, ma senza fare confusione tra le migliaia di persone in fuga dalle guerre», ha continuato Gentiloni, aggiungendo che «combatteremo per difendere i nostri valori non dichiarando guerra all'Islam, ma ai rinnegati».



«Di questa tragedia sono chiare due cose: si tratta di attacco di un livello senza precedenti per numero di terroristi coinvolti e per la ferocia usata e l'altra cosa sono i responsabili. Si tratta di terrorismo fondamentalista islamico attivo da un quarto di secolo. È dall'estate scorsa che è diventato molto più pericoloso perché controlla un territorio vasto e ha risorse finanziazie», ha continuato il ministro degli Esteri.



Il piano sicurezza. «Nel comitato nazionale per la sicurezza e l'ordine pubblico presieduto dal presidente del Consiglio si è deciso di anticipare l'arrivo a Roma del contingente di 1.000 uomini delle forze armate previsti per il Giubileo. Proprio mentre parlo si sta avviando il dispiegamento immediato di 700 militari a cui si aggiungeranno le altre forze previste», ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano sempre durante l'informativa alla Camera sugli attentati di Parigi. «Ogni aspetto di una possibile attacco aereo è stato studiato - ha aggiunto il ministro Alfano - Sarà interdetto lo spazio aereo durante tutta la durata del Giubileo».



Anche un concerto e una partita di calcio possono entrare nel mirino del terrorismo islamico, come ha dimostrato Parigi. Ed il Viminale corre ai ripari facendo entrare anche gli eventi che prevedono un afflusso elevato di persone tra gli obiettivi da tutelare. La circolare è stata inviata oggi dal capo della polizia, Alessandro Pansa, a tutti i questori e prefetti. Mentre lo stesso ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha segnalato che i cosiddetti 'soft target' colpiti in Francia «mostrano l'imprevedibilità del pericolo e rendono più ardua la prevenzione ed il contrasto».



POTERI RAFFORZATI A 007 - Intanto, il Governo si prepara a stanziare più risorse per la sicurezza nella Legge di Stabilità e starebbe studiando anche un rafforzamento della capacità di intervento dei servizi segreti nell'ambito della lotta al terrorismo.



PIÙ VIGILANZA SU LUOGHI AFFOLLATI - La circolare - che trova l'unico precedente nel 2004, dopo agli attentati terroristici di Madrid - sensibilizza prefetti e questori ad «elevare il livello di sicurezza e vigilanza in occasione di particolari eventi di carattere culturale, religioso, sportivo, musicale e di intrattenimento dove è previsto un importante afflusso di persone». In questi casi dovranno essere adottati specifici e stringenti controlli. Si tratta di misure non semplici da adottare, se si pensa al numero degli eventi da coprire, soprattutto in vista del Giubileo.



ALFANO, CRESCE PREOCCUPAZIONE PER GIUBILEO - «Il livello di preoccupazione per la minaccia terroristica - ha detto Alfano in Aula alla Camera - cresce con il Giubileo: Roma ed il Papa sono già stati al centro di dichiarazioni minacciose inneggianti alla distruzione e all'odio. Rafforzeremo quindi la vigilanza - ha aggiunto - sui punti sensibili, a partire da piazza San Pietro, dove ci saranno percorsi stabiliti per l'afflusso e postazioni fisse di controllo con tecnologie sofisticate. Attenzione anche alle minacce dal cielo».



ALLARME SEAT - La prima segnalazione del servizio di Cooperazione internazionale di polizia, diramata a tutte le questure, risale a sabato: si parla di un'auto sospetta, una Seat, che potrebbe essere entrata in Italia da Ventimiglia. Ieri, poi, è stata inviata una nuova nota in cui si afferma che «le autorità francesi hanno segnalato le autovetture con targa belga Golf ILJV 973 e Seat Ibiza Gut 18053 verosimilmente coinvolte negli attentati». Le stesse autorità hanno inoltre «richiesto informazioni sul conto di Baptiste Burgy nato nel 1983 in Francia». La vettura, in realtà, è quella già trovata ieri mattina a Montreuil, nei dintorni di Parigi (anche se in questo caso è una Seat Leon e non Ibiza), ma le ricerche scattano comunque. Da Torino si apprende che queste sono concentrate soprattutto in Piemonte e in tutto il nord Italia, ma a metà pomeriggio interviene il questore vicario della città, Sergio Molino, a fare chiarezza: «l'allarme c'è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano», dice.



MUSEI - Il Mibact ha diramato una circolare affinchè, considerato «il grave contesto nazionale e internazionale», si verifichi che nei piani di emergenza dei musei italiani «sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo». Tra i destinatari dell' 'alert', oltre ai direttori di tutti i musei - dagli Uffizi a Brera - anche la soprintendenza per il Colosseo e quella per Pompei.



AEROPORTI - Aumentano, su disposizione dell'Enac, le attività di vigilanza e controllo degli ispettori aeroportuali, addetti alle verifiche sull'applicazione delle misure di security da parte delle società incaricate. I tempi di attesa ai controlli si allungano e, da qui, l'invito ai passeggeri a recarsi in aeroporto in anticipo rispetto al passato.



CITTÀ - I controlli delle forze di polizia sono aumentati in tutte le principali città, con un numero maggiore di uomini impiegati nelle attività di controllo del territorio e di vigilanza degli obiettivi sensibili. In arrivo - e in alcuni casi già arrivati - i rinforzi dei militari dell'Esercito, in base alle richieste provenienti dalle prefetture.



CARCERI - Il circuito carcerario è da sempre sorvegliato speciale da parte dell'antiterrorismo, poichè le carceri sono spesso luoghi di proselitismo e radicalizzazione.
Anche questo tipo di controlli è dunque aumentato. Significativo l'episodio successo a Rossano (Cosenza), dove quattro dei 21 terroristi islamici detenuti nella sezione speciale hanno esultato alla notizia degli attentati di Parigi.