AstraZeneca, i coaguli scatenati dall'interazione tra vaccino e una proteina del sangue: i clamorosi risultati di una ricerca

Responsabile degli eventi (comunque rari) sarebbe un elemento del farmaco. Usa e Galles firmano il lavoro

AstraZeneca, spiegata la causa dei coaguli: l'attrazione tra un elemento del vaccino e una proteina del sangue
AstraZeneca, spiegata la causa dei coaguli: l'attrazione tra un elemento del vaccino e una proteina del sangue
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 10:52

Una proteina del sangue sarebbe attratta da un componente chiave del vaccino di AstraZeneca e questa sarebbe la causa dei coaguli riscontrati - comunque in episodi rari se rapportati al numero di dosi inoculate - dopo la somministrazione del farmaco anti-Covid. Questa la conclusione di una ricerca condotta da un team di scienziati in Galles e negli Usa. Il team, riferisce la Bbc, ha mostrato nel dettaglio come una proteina nel sangue sia attratta da un elemento fondamentale del vaccino ideato ed elaborato a Oxford, innescando così una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che può culminare in pericolosi coaguli. Alan Parker, uno dei ricercatori dell'Università di Cardiff, ha spiegato: «Quello che abbiamo è la causa scatenante (the trigger), ma ci sono molti passaggi che devono accadere dopo».

Salvato più di un milione di vite umane

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances. «Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell'ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro», ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese. L'Università di Oxford invece ha rifiutato di commentare la ricerca. Secondo AstraZeneca, il suo vaccino ha salvato più di un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi di Covid. Ma sulla scia dei casi di coaguli nel sangue, seppur rari, l'utilizzo di questo tipo di vaccino nel mondo è stato ridotto, e per i booster vengono ormai utilizzati i vaccini che utilizzano una tecnologia più moderna, con l'mRna messaggero

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Vaccini fondamentali nella lotta alla pandemia

Nell'abstract dello studio pubblicato da Science Advances si legge: "I vaccini derivati ​​dall'adenovirus scimpanzé Y25 (ChAdOx1), adenovirus umano di tipo 26 (HAdV-D26) e adenovirus umano di tipo 5 (HAdV-C5) sono fondamentali nella lotta alla pandemia di coronavirus respiratorio acuto grave 2 (SARS-CoV-2). Come parte della più grande campagna di vaccinazione nella storia, sono stati osservati effetti collaterali ultrarari non osservati negli studi di fase 3, inclusa la trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS), una condizione rara simile alla trombocitopenia indotta da eparina (HIT).

Questo studio dimostra che tutti e tre gli adenovirus impiegati come vettori di vaccinazione contro SARS-CoV-2 si legano al fattore piastrinico 4 (PF4), una proteina implicata nella patogenesi dell'HIT. Abbiamo determinato la struttura del vettore virale ChAdOx1 e lo abbiamo utilizzato in simulazioni computazionali all'avanguardia per dimostrare un meccanismo di interazione elettrostatica con PF4, che è stato confermato sperimentalmente dalla risonanza plasmonica di superficie. Questi dati confermano che PF4 è in grado di formare complessi stabili con adenovirus clinicamente rilevanti, un passo importante per svelare i meccanismi alla base della TTS".

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