Amazon a due passi da Roma: ecco come puntare ai 1.200 posti di lavoro e le professionalità richieste

Amazon a due passi da Roma: ecco come puntare ai 1.200 posti di lavoro e le professionalità richieste
di Raffaella Di Claudio
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Lunedì 25 Luglio 2016, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 16:40
Amazon: ecco come puntare ai 1.200 milleduecento posti di lavoro che nasceranno a pochi passi da Roma (e ben serviti da strade e mezzi pubblici a partire della ferrovia Fl1), senza contare quelli dell'indotto e anche quelli che le nuove tecnologie innescheranno con orari assai calibrabili e affrontabili anche da chi un'occupazione, magari part time, già ce l'ha. Jeff Bezos ha scelto la provincia di Rieti per il suo secondo gigantesco centro di distribuzione in Italia dopo quello di Piacenza, ma in realtà il polo logistico di Passo Corese del comune di Fara Sabina è ad appena venti minuti d'auto dalla capitale. L'annuncio del colosso dell e-commerce americano ha subito fatto scaldare i motori all’economia reatina e del Lazio accendendo la speranza di chi sogna un lavoro. 

COME FARSI ASSUMERE DA AMAZON?
Per chi intende candidarsi a ricoprire le postazioni che la multinazionale aprirà, con probabilità, nell’estate del 2017 per essere a pieno regime in tre anni, è sufficiente cliccare sul sito www.amazon.jobs/it. Qui gli aspiranti lavoratori dovranno inserire il curriculum rispondendo alla posizione che più si avvicina ai propri requisiti professionali. Le domande saranno vagliate dagli uffici di Amazon e la selezione dei candidati sarà effettuata direttamente dal personale della multinazionale. Un caso a parte potrebbe (ma non è detto) essere rappresentato dal settore mensa e pulizie che potrebbe non essere gestito direttamente dal colosso, coinvolgendo magari agenzie per il lavoro, centri per l’impiego o cooperative.

LE FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
Da magazzinieri a ingegneri, l’offerta, sebbene assolta in più step, si annuncia diversificata e in grado di soddisfare più richieste: dalle meno qualificate alle più specializzate. Serviranno addetti al magazzino, che si occupano di stoccare e confezionare i prodotti; addetti al picking che in base ad uno specifico algoritmo, capace di far risparmiare tempo e garantire efficienza, preleveranno e registreranno le merci da spedire; addetti al ricevimento e allo stoccaggio delle merci che arriveranno nel centro di distribuzione. In questo caso, generalmente, la formazione viene effettuata internamente all’azienda. Ma una struttura così all’avanguardia per funzionare avrà bisogno anche di responsabili di logistica, tecnici, ingegneri, figure specializzate in sicurezza e controllo di qualità, amministrativi, esperti in risorse umane. Spazio anche nell’ambito della mensa e del settore delle pulizie, che come detto, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) non essere gestito direttamente dalla multinazionale. Il traguardo delle mille200 postazioni lavorative sarà raggiunto entro tre anni dall’apertura, un tempo stimato in base alle proiezioni di crescita della domanda dei clienti e del catalogo Amazon, che oggi offre 136milioni di prodotti. Capitolo a parte, ma altrettanto allentate è quello dell’indotto che si verrà a generare intorno alla grande azienda per garantire tutta una serie di servizi. Qualche esempio: strutture ricettive, bar, ristoranti, officine specializzate, aziende di trasporti, fornitori.

UNA STRUTTURA ALL’AVANGUARDIA
Il capannone da 61mila metri quadrati che ospiterà il centro di distribuzione di Passo Corese sarà uno degli edifici più grandi in Europa e il primo del Sud Europa che avrà queste sistema di automazione. Il piano terra, alto 5 metri, sarà adibito a scarico e carico e sistemazione merci, mentre nei tre piani superiori sarà ospitato un magazzino automatizzato che funziona con robot che portano gli scaffali all’operatore, e qui ci sarà una minor permanenza di dipendenti (circa 100). Mentre al piano terra ne sono stimati circa 900 dove ci sono nastri convogliatori, e aree destinate a reimpacchettamento, preparazione e spedizione delle merci. C’è un’ampia zona parcheggi, un’area movimentazione mezzi pesanti, con 130 posti di stallo, e 58 baie di carico.

LE NUOVE TECNOLOGIE: APP E DRONI
Un’altra novità potrebbe essere rappresentata dall’attivazione di una serie di nuove tecnologie, finalizzate a rendere ulteriormente efficienti i servizi di consegna merci. A partire da Amazon Flex, l’applicazione, già a regime negli Stati Uniti, che offre a chiunque la possibilità di guadagnare, consegna per consegna, diventando fattorino, magari anche solo durante il tempo libero. L’app, sfruttando la geo-localizzazione, permette agli iscritti di ritirare la merce dai depositi e di consegnarla ai clienti impiegando tempi ridottissimi: già è garantita un'ora dall'ordine, ma Bezos vuole scendere a 30 minuti.
Vista la conformazione geografica della bassa sabina (nessun ostacolo dal polo della logistica alla capitale), un’altra sperimentazione che potrebbe trovare spazio a Passo Corese potrebbe essere quella del servizio che prevede la consegna delle merci attraverso l’utilizzo di droni ad energia elettrica già in avanzata fase di studio. Un via vai di droni da Passo Corese e Roma? Nessun problema. Ricordate quando proprio nella "bassa" del Tevere fra Roma e Fara Sabina veniva "ormeggiato" il dirigibile della Goodyear?  
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