«Troppi lupi aggressivi in Italia»: dal Viminale sì all'abbattimento, gli animalisti insorgono

«Troppi lupi aggressivi in Italia»: dal Viminale sì all'abbattimento, gli animalisti insorgono
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Venerdì 12 Aprile 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 20:10

Lupi sempre più numerosi e minacciosi. Occorre dunque pensare a uno strappo alla legge che li tutela dal 1997 e consentirne l'abbattimento. L'indicazione arriva da una circolare ('Diffusione di lupi e tutela della pubblica incolumità') inviata dal capo di gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, ai commissari di Governo di Trento e Bolzano ed al presidente della Regione Valle d'Aosta.

Protestano gli animalisti. «Se anche un solo esemplare dovesse essere ucciso - fa sapere l'Enpa - il nostro ufficio legale è pronto a intervenire con esposti e denunce». La circolare del Viminale rileva che «di recente, in alcune aree del territorio nazionale», si è registrato «un aumento della presenza di lupi che, avvicinandosi in branco agli abitati, provocano allarme nella popolazione ovvero causano importanti danni economici agli allevatori, attaccando ovini, caprini e talvolta bovini nelle zone di pascolo e di ricovero».

Da qui «l'esigenza di adottare interventi di carattere preventivo ai fini della tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia delle attività tradizionalmente legate alla montagna, all'agricoltura e alla zootecnia». Il prefetto Piantedosi invita quindi a convocare «apposite sedute» del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per valutare «iniziative di prevenzione» come «il monitoraggio dei lupi e delle situazioni di conflitto, interventi di messa in sicurezza del bestiame e di dissuasione sui lupi particolarmente confidenti».

Ma se questi interventi si rivelassero «inadeguati ad assicurare la pubblica incolumità», si invita a considerare la richiesta di una deroga all'articolo 8 della legge 357 del 1997 che prevede il divieto di uccidere una serie dai animali selvatici, tra i quali appunto il lupo. Esulta il presidente leghista della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. «È un forte passo avanti - commenta - perché si sancisce il tema della sicurezza e dell'ordine pubblico nella gestione dei lupi. Nelle prossime ore scriveremo al prefetto e chiederemo di applicare quella circolare per i casi pericolosi che ci sono in Trentino».

Di tutt'altro avviso l'Enpa. «I lupi - sostiene la presidente Carla Rocchi - non rappresentano emergenza di ordine pubblico: nel 2018, dice Eurac Reserach, in Trentino ci sono state 65 predazioni, con 76.500 euro di indennizzo. Sono invece - sottolinea - un preziosissimo equilibratore biologico, perché con la loro attività predatoria mantengono in equilibrio le popolazioni degli altri selvatici. Dunque, non c'è nessuna emergenza, se non quella creata ad arte per guadagnare qualche voto in più alle prossime elezioni».

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