Due colpi di pistola, cane ucciso per strada. C'è la denuncia: è caccia all'omicida

Due colpi di pistola, cane ucciso per strada. C'è la denuncia: è caccia all'omicida
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Lunedì 18 Luglio 2022, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 19:19

Due colpi di pistola per uccidere un cane. Un'esecuzione in piena regola, andata in scena per le strade di Cisternino, in provincia di Brindisi. L'Enpa - Ente Nazionale Protezione Animali - ha sporto denuncia contro ignoti e ora si spera di risalire all'autore dell'uccisione.

I fatti la scorsa settimana

«Hanno sparato ad un cane in strada, accorrete». Una telefonata arrivata al delegato Enpa di Cisternino, Giancarlo Rizzo, ha messo in moto la macchina dei soccorsi. «Una volta sul posto - racconta Rizzo - la situazione è apparsa subito drammatica: l'animale era gravemente ferito, non solo a causa dei colpi di arma da fuoco che lo hanno colpito, ma anche perché, per provare a fuggire, era stato investito da un'auto».

I volontari hanno cercatodi agire nel più breve tempo possibile: hanno contattato il veterinario convenzionato, che però in quel momento si trovava a circa 70 chilometri di distanza e ci avrebbe messo più di un'ora a raggiungere il cane.

Così, ci si è rivolti a un altro veterinario di fiducia, che si trovava nelle vicinanze e che si è detto disponibile a visitarlo immediatamente. «Sapevamo che non c'erano tante speranze - prosegue Rizzo - ma dovevamo provarci. Abbiamo avvolto il cane in una coperta e lo abbiamo portato subito dal veterinario, senza curarci delle spese che avremmo dovuto affrontare. Alle 21 di sera lo abbiamo lasciato in ambulatorio, in buone mani. I medici hanno tentato di tutto ma nella notte, purtroppo, il cane non ce l'ha fatta. Il veterinario ha estratto due proiettili».

La denuncia dell'Enpa

Il caso, shoccante nella sua gravità, è stato preso in carico dall'Enpa nazionale. «Scene da far west che ci lasciano inorriditi. Come Enpa, oltre ad aver tentato il tutto per tutto per salvarlo - commenta la presidente Carla Rocchi - abbiamo presentato denuncia contro ignoti e confidiamo nelle indagini delle Forze dell'Ordine in corso. Attraverso il nostro ufficio legale andremo fino in fondo: i colpevoli devono pagare per questa violenza assurda che ha provocato la morte di una vittima innocente».

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