Si erano arenate sulla spiaggia dello Sri Lanka. Circa centoventi balene sono state salvate nel corso di una spettacolare operazione notturna, che ha visto una grande partecipazione di associazioni e volontari. Tra i cetacei, conosciuti anche con il nome di globicefali o delfini pilota, quattro, purtroppo, non ce l'hanno fatta e sono morti a causa delle ferite riportate durante lo spiaggiamento di massa, avvenuto sulle coste della città di Pandura, a sud della Capitale Colombo.
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A guidare l'attività, la Marina locale a cui si sono aggiunti polizia, molti residenti e operatori per la protezione dell'ambiante. A complicare il salvataggio, il coprifuoco, che era stato imposto sull'isola per impedire il diffondersi il contagio da Covid.
Nearly 100 #whales 🐋🐳 stranded off the coast of Panadura in Sri Lanka. Efforts underway to release the whales into the sea. #lka #SriLanka 🇱🇰 https://t.co/WyDpHtLpXq pic.twitter.com/l4Uljb0YCv
— NewsWire 🇱🇰 (@NewsWireLK) November 2, 2020
Grazie al loro contributo, le balene sono state spinte in acque più profonde, dove potevano muoversi con maggiore facilità. «Le persone qui intorno si sono riunite e hanno salvato la maggior parte delle balene», ha detto all'Afp la biologa marina Asha De Vos.
Over 30 Whales 🐳 beached on Panadura Coast.Villagers, Police & Coast Guard managed to return them back to the sea successfully #LKA #SriLanka #Whales
Video - Shamila Rodrigo pic.twitter.com/G3KEs8tpfm— Sri Lanka Tweet 🇱🇰 (@SriLankaTweet) November 2, 2020