Roma, Les Étoiles Restaurant: cucina di fascino con vista sul Cupolone

Les Étoiles
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Giovedì 29 Luglio 2021, 12:38

Il simbolo della Città eterna, il “tetto” di Roma che torreggia dalla basilica di San Pietro, sembra parte della scenografia, tanto è vicino da poterlo quasi sfiorare: il Cupolone, infatti, è il colpo d’occhio tutto da ammirare a un passo da “Les Étoiles”, il ristorante ai piani alti dell’Atlante Star Hotel, ospitato nel quartiere Prati appena sopra i vicoli di Borgo Pio. Il salotto gastronomico dell’albergo è nelle mani di Willam Anzidei, che prima di approdare qui tre anni fa da Executive chef (dopo una “prima volta” alla fine degli anni ’90), ha fatto parte delle migliori brigate dell’hotellerie capitolina. A volerlo, per raccontare oggi la sua Roma in cucina che fosse all’altezza della location unica, sono stati i tre fratelli Federico, Roberta e Francesca Mencucci, seconda generazione di chi è stato chiamato a gestire l’Atlante Star e gli spazi dedicati alla ristorazione, dall’Attico al Roof Garden dedicato al bistrot fino al Rooftop per il cocktail bar, con vista a 360° gradi sui tetti di Roma.

«La mia famiglia ha dedicato tutta la vita a quest’hotel, con passione e lavoro indefesso - racconta Federico, General Manager dell’hotel - Mio padre ci ha ispirati con la sua determinazione a crescere e a diventare una delle strutture di riferimento della capitale». L’arrivo dello chef William Anzidei è stato voluto per dare slancio e prospettiva all’offerta gastronomica dell’Atlante Star affidandosi a un professionista dell’autentica gastronomia italiana di qualità, che in 20 anni di carriera ha affiancato grandi nomi del panorama ristorativo: dall’Hilton all’Hassler, dall’Eden con Enrico Derflingher allo Splendide Royal con Stefano Marzetti, passando per Igles Corelli e Andrea Fusco.

Da Corelli Anzidei ha ereditato l’idea della cucina circolare dove l’ingrediente viene offerto in tutte le sue parti e lavorato secondo tecniche che lo esaltino in diverse consistenze.

Ecco che allora l’anatra diventa protagonista di due portate, un sapiente e tecnico primo di Tortelli con pasta fresca tirata a mano, farcito con la coscia dell’anatra confit, rinfrescato dall’acidità del caprino e dei mirtilli, il tutto nappato con una salsa ottenuta dall’estrazione delle ossa; e un antipasto dal sapore deciso e affumicato come il Petto di anatra con salsa al mango in cui sia la carne che il frutto esotico sono cotti al josper, metodo che rende la carne estremamente tenera e succosa. La cucina di Anzidei si caratterizza per un messaggio di apparente semplicità che vuole ricercare la soddisfazione del commensale: ciò che deve destare stupore è il sapore, oltre alla riconoscibilità degli ingredienti. Conditio sine qua non diventa, allora, l’eccellenza della materia prima attraverso la quale lo chef va a celebrare un territorio come quello italiano ricchissimo di ingredienti e sapienti artigiani. I suoi piatti rivelano cotture espresse e leggere che esaltano le caratteristiche intrinseche degli alimenti, pochi ingredienti per una cucina italiana gustosa e di grande fascino rivisitata con guizzo moderno. 

Al Roof Garden, la prima delle due terrazze panoramiche, allestito tutte le sere per la cena, ci si siede invece per un menu più easy e di tendenza con un occhio sempre distratto dalle cartoline della città. Ancora: a curare la consulenza del cocktail bar è Riccardo Marinelli, ex general manager del Jerry Thomas, il più famoso speakeasy romano, con cui ha girato l’Europea partecipando a diverse competizioni e bar show. «La riapertura è anche l’occasione per festeggiare il totale rinnovamento della cucina e di una porzione della sala», racconta Federico Mencucci. A caratterizzare questa novità firmata Top Italian Kitchen, oltre a macchinari e attrezzatura di ultima generazione che consentono di calibrare e abbattere i consumi, arriva anche per lo staff l’invidiabile vista con uno sguardo privilegiato sulla Città eterna, sempre a luce piena grazie alle enormi vetrate che sembrano un tutt’uno con il cielo. 

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