Panella conquista Roma con i "Cazzotti". E annuncia novità per Milano e Londra.

I "Cazzotti" di Panella (foto Stefano Delia)
I "Cazzotti" di Panella (foto Stefano Delia)
di Valeria Arnaldi
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Giovedì 9 Luglio 2020, 17:50
Tradizione ma anche modernità, radici salde nel passato, con la coscienza della propria storia, ma sguardo teso in avanti, con la voglia di affrontare nuove sfide. E, finito il lockdown, il desiderio di dare “cazzotti” a tutti e  conquistare nuovi spazi a Roma, in altre città e all’estero. È un programma ricco quello di Panella, forno di famiglia nato nel 1929, indirizzo di riferimento per golosi, in via Merulana, a Roma, pronto a espandersi, sia nella Capitale, con nuovi punti vendita a Boccea e al Pantheon, sia in altri scenari, da Milano a Londra - le aperture sono previste per l’ultimo quadrimestre dell’anno in corso - nonché nelle stazioni e negli aeroporti.

Intanto, per l’aperitivo Panella lancia i “Cazzotti”, appunto, speciale proposta di pane campagnolo - l’impasto a lievitazione naturale è realizzato utilizzando il lievito madre e la biga -  disponibile in tre differenti versioni per altrettante farciture, a base di creme fraiche, hummus, salumi e molto altro, offerte in abbinamento allo Spritz o alla speciale birra di Panella, realizzata con il Campagnolo. Il gioco c’è. E si vede. È nel nome, ovviamente. Ed è nel gusto: pieno, intenso, capace di sollecitare il palato. È nella voglia di concedersi un momento di spensieratezza in un periodo decisamente non facile. È nella decisione di scommettere sul domani.

L’innovazione è direttamente legata alla storia di famiglia. E anche a quella personale di Maria Grazia Panella: «Non amavo questo lavoro, quello del fornaio mi sembrava un mestiere faticoso e sporco, perché vedevo mio padre perennemente ricoperto di farina. Poi un giorno, passando in laboratorio, notai il nostro fornaio siciliano all’opera, fuori dal normale orario di lavoro, alle prese con l’impasto che stava modellando per dargli la forma di un pupazzo e di un animale. Gli chiesi cosa stesse facendo, e mi rispose che era alla ricerca di nuovi modi per far mangiare suo figlio, inappetente, e che il pane gli consentiva di poter dare al cibo la forma di un gioco. In quel preciso istante mi innamorai del pane, perché vidi in esso la possibilità di creare».
La creatività è uno dei “sapori” del forno, che propone anche ricette antiche e mantiene le tradizioni di gusto associate a festività e periodi dell’anno, senza trascurare le iniziative culturali, da “La via del pane attraverso l’Europa”, che ha coinvolti alcuni dei più grandi maestri fornai stranieri, alla “Festa del pane dell’antica Roma”.
«Amo fare il pane ma questo mestiere non lascia spazio alla nostalgia, bisogna evolvere», è il commento e, di fatto, il motto di Maria Grazia Panella, che coadiuvata da Tiziana Bufacchi, ha quindi deciso di allargare gli orizzonti senza snaturare l’essenza dell’impresa. Grazie alla collaborazione con il gruppo Cremonini e il brand “Chef Express”, il forno è già diventato fornitore di numerosi punti vendita, alcuni nelle stazioni. In arrivo, inoltre, una linea gluten-free. «La nostra attenzione agli scenari attuali - aggiunge Bufacchi - ci ha convinte a investire nella produzione del nostro grano, Senatore Cappelli, nella zona della Tuscia, dove sta nascendo pure un orto biodinamico che ci consentirà di fornire la cucina di Panella proponendo prodotti healthy». Nel programma, i Panella Corner, in varie zone della città. Insomma, largo al nuovo ma senza trascurare la storia.
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