Cognac e brandy, tornano in voga nei locali i distillati di vino

Cognac e brandy, tornano in voga nei locali i distillati di vino
Cognac e brandy, tornano in voga nei locali i distillati di vino
di Nicole Cavazzuti
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Giovedì 5 Dicembre 2019, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 09:48
Trainati dalla moda dei vintage cocktail, cognac e brandy tornano a popolare le drink list dei locali di ricerca delle grandi città. E se è ancora presto per dire che sono distillati di moda, si respira aria di rivoluzione. 

«Eleganti e complessi, sono stati protagonisti dei primi cocktail di fine 800 e oggi attirano un numero crescente di clienti. In genere, piacciono soprattutto a chi ama il whisky», ricorda Luigi Ferrario, co-titolare di Casa Mia a Milano, locale che ha sempre in carta almeno un signature con cognac. Da Milano a Roma: al Gipsy Bar, nel rione Pigneto, uno dei drink originali più richiesti è il Dr. Watson, ideato da Francesco Cipollone, con whisky Big Peat, cognac Hine, cordiale al limone home made e latte di riso, servito in una tazza di ceramica.

Da sapere: cognac e brandy sono entrambi distillati di vino. Hanno nomi diversi perché il cognac è protetto dalla denominazione d'origine a.o.c. e da un disciplinare che ne limita la produzione ad alcune regioni. Quali? Grande Champagne, Petite Champagne, Borderies, Fins Bois, Bons Boin e Bois Ordinaires, tutte attorno alle cittadine di Cognac e Jarnac. Il termine brandy definisce invece tutti i distillati di vino ottenuti al di fuori delle aree di Cognac e Armagnac.
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