Briatore e la pizza a 4 euro, Sorbillo tende la mano: «Una serata a quattro mani». La proposta

Briatore e la pizza a 4 euro, Sorbillo tende la mano: «Una serata a quattro mani». La proposta
Briatore e la pizza a 4 euro, Sorbillo tende la mano: «Una serata a quattro mani». La proposta
di Domenico Zurlo
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Giugno 2022, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 12:31

Da Gino Sorbillo, proprietario della storica pizzeria di Napoli, a Flavio Briatore arriva un messaggio di pace, con una proposta interessante: una serata «a quattro mani» tra la squadra di pizzaioli di Briatore e quelli di Sorbillo «per offrire e far conoscere anche ai suoi clienti abituati a pizze gourmet anche la tipica pizza napoletana». Sorbillo lo ha detto ai microfoni di RTL 102.5, dopo i «botta e risposta» dei giorni scorsi scaturiti dalla «provocazione» del titolare di «Crazy Pizza» secondo il quale una pizza venduta a 5 euro non può essere di qualità.

Briatore e la pizza a 4 euro, la risposta dei pizzaioli. E lui insiste: «Io sono un genio, voi no»

Ieri, davanti alla storica pizzeria napoletana di Sorbillo, è distribuita pizza gratis, per rispondere alla «boutade» dell'imprenditore.

Tra Sorbillo e Briatore non c'è stata interlocuzione però il napoletano ha fatto sapere di essersi autoinvitato: «Gli ho detto che questa è la nostra risposta, che si può fare qualità», che «il 99,9% delle pizzerie in Italia ha prezzi medi che vanno dai 5 ai 12 euro, non arrivano a 70 euro a pizza».

Briatore e le allusioni 'contro' la pizza a 4 euro: "Che ci mettono dentro?" VIDEO

«Ho cercato di fare pizze sartoriali, - ha raccontato Sorbillo - pizze che non fossero solo dei dischi di pasta serviti per sfamare le persone e basta ma che potessero avere anche un messaggio di generosità, ma anche di territorio, di resistenza, di coraggio, di presenza. Questa cosa mi ha consentito di crescere e poi sono arrivati dei premi e dei riconoscimenti. Il tutto mi ha fatto rimanere sempre lo stesso».

Per Gino Sorbillo, che ha anche ricordato gli insegnamento di zia Esterina, l'ingrediente zero di una buona pizza «è il calore: ho fatto e faccio pizze come quando un genitore prepara una cosa ai propri figli. C'è quell'amore particolare che si sente», ha concluso, «questa cosa è riuscita ad arrivare ai miei clienti anche con nuove aperture. Trasmetto l'idea di una spesa quotidiana, per fare pizzeria-impresa mi sono collegato alla casa e alle sensazioni di casa». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA