Felafel di cavallette e carne coltivata in laboratorio, l'evento all'Ambasciata di Israele

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Dai Falafel di cavallette, alle bistecche di carne coltivata, all'evento "Il futuro delle Proteine Aternative", organizzato a Roma dall'Ambasciata di Israele, l'avvenire della nutrizione parla di sostenibilità. Tre le startup israeliane presenti, rappresentanti di una nazione tipicamente nota per gli sviluppi nel settore dell'high-tech, che punta ora su una nuova frontiera dell'industria alimentare.

La diminuzione del consumo di carne tradizionalmente intesa è ormai una strada tracciata verso la cura del nostro pianeta. Siamo ad oggi in un «periodo di transizione», spiegano i rappresentanti delle aziende, verso un cambiamento che richiederà necessariamente del tempo. Tempo per accettare la novità e abbattere la resistenza culturale nei confronti di queste soluzioni, forte soprattutto nel nostro Paese dove la tradizione culinaria sembra un ostacolo insormontabile. Del resto come specifica Yael Rubinstein, Rappresentante permanente di Israele presso le organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma, «È tempo di agire, non abbiamo più scuse» e, per raggiungere gli obietti delle Nazioni Unite e interrompere le radicate abitudini dell'umanità, occorre «pensare fuori dagli schemi».